Asprilla minacciato di morte: “Paga o ammazziamo te e la tua famiglia”

Minacciato di morte da un boss del narcotraffico. E' successo all'ex calciatore del Parma, Tino Asprilla, che ha sporto denuncia e raccontato ai media colombiani delle intimidazioni ricevute. Un messaggio minatorio recapitato a lui e alla sua famiglia da emissari di Oscar Dario Restrepo, conosciuto come El Porron: criminale latitante e capo dei ‘los rastrojos', organizzazione paramilitare che spadroneggia nella Valle del Cauca con rapimenti, estorsioni e omicidi. Tuluà non è più la sua città quella di cui andava orgoglioso quando, nel corso della carriera di attaccante giramondo, era volato in Europa: finito nel mirino dei trafficanti di droga, lascerà il suo paese in cerca di protezione altrove. Le condizioni ambientali ostili l'hanno spinto alla decisione estrema.
I sicari arrivano a ora di pranzo. L'ordine era solo spaventare, nessuna esecuzione (almeno per il momento). Erano in otto e incappucciati gli uomini che si sono presentati a casa di Asprilla mentre l'ex giocatore e la sua famiglia erano a tavola. Prima hanno preso in ostaggio una guardia privata in servizio presso la casa poi hanno costretto Tino al colloquio… chiaro il messaggio: "O paghi oppure vi ammezzeremo tutti… dalla tua famiglia fino all'ultimo dei tuoi impiegati", si legge nell'articolo riportato dal quotidiano El Tiempo. "E' la prima volta che mi capita una cosa del genere – ha ammesso Asprilla al giornale -. Mai ricevuto intimidazioni di questo tipo, adesso sono molto preoccupato per l'incolumità dei miei cari e, dopo aver fatto tanto per rendere onore al nome della mia città, ora devo scappare".