Arrigo Sacchi: “L’anti-Juve non esiste”
Poche parole, ma incisive, su quelli che sono i temi più caldi del momento. Arrigo Sacchi è intervenuto in occasione della cerimonia inaugurale del Festival "Sport Movies & Tv", stuzzicato sulla Juventus di Allegri reduce dalla vittoria sul Milan, sull'espulsione di Gonzalo Higuain con tanto di squalifica di due giornate, e sulla Nazionale di Roberto Mancini che grazie alla vittoria sulla Polonia ha riconquistato gli italiani.
Arrigo Sacchi difende Higuain dopo la doppia giornata di squalifica
Ne ha visti tanti di calciatori Arrigo Sacchi, che non ha potuto non dire la sua su Gonzalo Higuain. L'ormai ex allenatore ha detto la sua su quanto accaduto domenica scorsa nel big match tra Milan e Juventus, con le feroci proteste del bomber costategli poi una squalifica di due turni. Queste le parole di Sacchi che ha voluto difendere il Pipita dalle critiche considerate eccessive: "Higuain? Errare humanum est – riporta Gazzetta.it – I giocatori sono uomini, e hanno emozioni e reazioni come tutti noi. Non bisogna condannarlo per quanto successo domenica sera".
L'anti-Juventus non esiste, parola di Arrigo Sacchi
Il Pipita nelle vesti di grande ex non è riuscito a far male alla Juventus, fallendo anche un calcio di rigore parato da Szczesny. Ma questa Juve ha delle reali antagoniste nella lotta scudetto? Arrigo Sacchi ha pochi dubbi: "Credo che la Juventus non abbia reali antagonisti: sono un grande club, con giocatori e un allenatore di livello. Certo, il Napoli sta giocando bene, sa prendere possesso del campo ed è capace di rischiare. Ma la storia conta e ha il suo peso specifico, e l'abitudine a vincere fa pendere la bilancia in favore dei bianconeri".
Sacchi il momento del calcio italiano, e la fiducia nell'Italia di Mancini
Che momento è per il calcio italiano? La cultura sportiva latita in campo, con il tema degli insulti sugli spalti che è diventato caldo nelle ultime settimane. Toccherà anche alla Nazionale riavvicinarci ai sani valori dello sport, con piena fiducia in Mancini: "Sono d'accordo con Ancelotti, quando dice che in caso di insulti andrebbero sospese le partite. L'Italia ha illuminato il mondo fino al Rinascimento, ma adesso siamo al penultimo posto come numero di iscritti all'università. La smania di vincere ci ha tolto tutti i valori, spingendoci ad avvicinare le frange più discutibili delle città. Mancini, però, merita fiducia: il pessimismo non porta a niente, se non alla disgregazione. Dobbiamo essere ottimisti, investendo sui tanti giovani che abbiamo".