Argentina, Caballero denuncia: “Hanno minacciato me e la mia famiglia”

Ora che l'incubo eliminazione è passato, il popolo argentino guarda con fiducia all'ottavo di finale con la Francia. Contro una nazionale piena di talento come quella di Deschamps, Messi e compagni dovranno però migliorare il loro rendimento ed evitare di ripetere gli errori della fase a gironi. Protagonista in negativo di questa prima parte del Mondiale Albiceleste, è senza dubbio Willy Caballero. Il portiere del Chelsea, eroe al contrario nella gara con la Croazia, ha così deciso di uscire allo scoperto nelle ultime ore.
Messo sotto accusa dalla tifoseria e relegato in panchina dal commissario tecnico, che gli ha preferito Armani per l'ultima gara decisiva, il 36enne portiere ha commentato il suo momento attraverso il profilo Instagram: "Ora sono più tranquillo, dopo il risultato positivo con la Nigeria e il passaggio del turno – ha scritto il numero uno argentino – Il mio errore diventerà un aneddoto. Una disgrazia, qualunque modo si voglia chiamarlo. Accetto tutto, perché è stato un errore calcistico".
Lo sfogo di Willy
Nonostante sia tornato il sorriso nel ritiro della squadra di Jorge Sampaoli, Willy Caballero non può però dimenticare quello che ha passato nelle ore successive al suo "epic fail" contro la nazionale croata. Un clamoroso errore, che ha generato anche una reazione intimidatoria da parte di alcuni tifosi sudamericani: "Ho ricevuto molte mancanze di rispetto, mi sono state augurate cose brutte, ho ricevuto minacce nei miei confronti e nella mia famiglia – ha continuato l'argentino – Questi atteggiamenti non mi hanno aiutato. Mi tengo le molte persone che mi sostengono, mi hanno accompagnato e hanno sofferto per la mia situazione".
"Ancora una volta accetto il mio errore, ma non ho mai desiderato che la mia famiglia trascorresse giorni così spiacevoli – ha concluso Caballero – Indosso la maglia dell'Argentina con i valori che ho imparato a casa mia e crescendo nel calcio. Grazie a coloro che sono sempre con me e con la mia famiglia".