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Argentina, Batistuta e il record di gol: “Messi mi ha superato? Che fastidio”

L’ex attaccante di Fiorentina, Roma e Inter, commenta il recente record conquistato dalla “Pulce”: “L’unica cosa positiva è che so di venire subito dopo un extraterrestre”.
A cura di Alberto Pucci
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Se la nazionale di Jorge Sampaoli parteciperà al prossimo Mondiale in Russia, lo deve quasi esclusivamente a Messi. Grazie alle giocate e ai gol del fenomenale attaccante del Barcellona, l'Argentina si è conquistata (seppur a fatica) la possibilità di competere per la Coppa del Mondo: trofeo che Leo e compagni hanno visto alzare da braccia tedesche nell'ultima edizione del 2014.

Il ruggito del Re Leone

La tripletta della "Pulce", rifilata all'Ecuador, ha fatto tornare il sorriso a tutto il popolo argentino e aumentato il bottino di reti segnate: ad oggi ben 61 con la nazionale sudamericana. Già staccato da Messi nel giugno del 2016, Gabriel Omar Batistuta è così tornato a parlare del giocatore che gli ha tolto il record di gol segnati con la Seleccion: "Se mi ha dato fastidio il fatto che Messi abbia superato il mio record? Molto, non poco".

Batistuta e l'alieno

Intervistato in Argentina, durante una trasmissione televisiva di Telefe, l'ex attaccante di Fiorentina, Roma e Inter ha dunque masticato amaro per il sorpasso dell'attuale capitano della nazionale: "Era un riconoscimento che avevo e non era una cosa qualsiasi – ha continuato Batistuta – Basta dire che in tutto il mondo mi ricordavano come il miglior marcatore della storia dell’Argentina. Penso di aver segnato 54 gol, una cosa del genere: Leo ne ha segnati di più, ma ne segnerà anche il doppio. L'unica cosa positiva è che so di venire subito dopo un extraterrestre".

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La forza del gruppo

Le parole del "Re Leone" arrivano a pochi giorni dalla qualificazione mondiale. Obiettivo centrato, grazie soprattutto al gruppo di Sampaoli: "Ci siamo qualificati in tutte le edizioni dei Mondiali perché abbiamo avuto Maradona, Kempes, Passarella, adesso Messi – spiegò Batistuta a Espn, dopo la vittoria sull'Ecuador – Oggi ci siamo qualificati grazie a Leo e al gruppo. Lui è quello che si distingue, ma è in un gruppo. Da solo non poteva andare da nessuna parte".

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