Antonino La Gumina: il ‘nuovo Dybala’ che vuole riportare il Palermo in Serie A
Palermo come nuovo grande vivaio del calcio italiano. Già, sembra essere proprio così. Il club siciliano, negli ultimi anni, si sta distinguendo ormai, soprattutto grazie al prezioso contributo di un conoscitore del calcio come il presidente Zamparini, come una delle squadre più abili nel saper lanciare il più alto numero di talenti in Italia. Dagli anni d’oro in cui ricordiamo i vari Pastore, Cavani e lo stesso Dybala, fino ad oggi, dove, senza troppe pressioni, ma con tante attese, sta crescendo e sbocciando con grande fretta, il giovane Antonino La Gumina.
Classe 1996, 22 anni, palermitano doc, si sta rivelando, quest’anno, come l’ennesimo valido prodotto di una società che ha sempre fatto dei giovani la sua più grande risorsa. Il suo rendimento attuale, la capacità di non sentire la pressione di una piazza vogliosa di tornare subito in Serie A e lasciare la cadetteria, hanno colpito tutti gli addetti di lavori dei grandi club italiani che adesso osservano con attenzione le prodezze dell’attaccante rosanero. La sua storia, gli inizi nel calcio e l’identikit completo di La Gumina, da tutti ribattezzato già come il ‘nuovo Dybala’.
Il ‘Nano Nino’ che faceva i capricci al Capaci
Carattere fumantino, sempre voglioso di mettersi in mostra ma mai presuntuoso. E’ questo ciò che traspare dalle caratteristiche caratteriale di ‘Nino’, così come veniva chiamato fin da piccolo. La Gumina è cresciuto proprio nel Palermo, dai Pulcini in poi è stato uno dei gioielli che è stato maggiormente preservato dalla società rosanero in tutti questi anni.
A 9 anni aveva già deciso che agli allenamento col Capaci, la squadra con cui aveva cominciato a giocare a calcio, non ci andava più. Motivo? Pare che i compagni non gli passassero più la palla e così ad ogni telefonata dell'allenatore rispondeva che gli facevamo male i talloni.
Ai provini col Palermo, tempo fa, la mamma raccontò che non lasciò neppure il numero di telefono ai responsabili del vivaio rosanero, soltanto il certificato medico. Come li rintracciarono? “Chi sono i genitori del bambino di Capaci?”. Ecco, proprio in questo modo, con mamma e papà La Gumina che alzarono la mano e risposero presenti. Era l'inizio già di una storia già scritta di un predestinato che oggi ha tutta la voglia di trascinare il Palermo in Serie A con i suoi gol.
L’exploit al ‘Viareggio’ del 2016
Impiegò infatti davvero pochissimo Antonino per farsi notare nella più grande vetrina del calcio giovanile italiano: il Torneo di Viareggio. Ben dodici gol in tredici gare in Primavera (fino a quel momento) 9 su 7 al Viareggio: numeri da gigante, per chi fino a qualche anno prima era semplicemente il “Nano”, proprio come lo chiamavano quando colui il quale sarebbe poi diventato un pilastro della squadra rosanero, oggi sarebbe stato conosciuto solo e soltanto come Antonino La Gumina.
Per questo fenomeno, alto 163cm, tanto talento e un ruolo da trequartista che non faceva mancare il contributo in termini di gol. Quel nano infatti, trascinò i rosanero in finale al Torneo di Viareggio: doppietta contro l'Inter, 3-2 Palermo e finale poi persa con la Juventus nella stagione 2015/2016.
Era diventato il vero protagonista delle partite del Palermo tanto che il pubblico correva alla stadio per vedere solo lui quando c’erano in campo i rosanero. Un successo che prima o poi, gli avrebbe fatto avere il premio che meritava e che forse sognava da tempo.
Gli esordi in prima squadra nel 2015
Trascorse infatti davvero poco tempo da quel 30 marzo 2016, giorno in cui la Primavera del Palermo perse la finale del Viareggio contro la Juventus. Dopo poco infatti, il 10 aprile, La Gumina ritornò in campo con la prima squadra, nel match perso dai rosanero 3-0 contro la Lazio. Una presenza che durò 38’, seguiti dai successivi 17’ nella gara seguente contro la Juventus persa ugualmente dal Palermo (0-4).
Due gare consecutive in Serie A per il gioiellino rosanero che però aveva già fatto il suo esordio assoluto in Serie A un anno prima, precisamente il 4 aprile del 2015 nella gara persa 2-1 dal Palermo contro il Milan. Un solo minuto che però fu il giusto premio per un ragazzo che da lì a poco sarebbe stato poi preziosissimo per le stagioni successivi dei rosanero.
Da nano a gigante, il passo La Gumina lo ha fatto subito con i primi allenamenti con i grandi. Al Barbera, a porte aperte, con Dybala e Vazquez di fronte: per lui doppietta, e tanti applausi dai tifosi in una semplice ‘partitella in famiglia’.
Per tutti è giù il leader del nuovo Palermo attuale di Tedino
Che il Palermo avesse voglia di recitare un ruolo da protagonista quest’anno in Serie B, lo si era intuito fin da subito con Zamparini che aveva deciso di tenere in rosa i vari Nestorovski e Rispoli, senza considerare gli innesti di calciatori di assoluto affidamento come Bellusci e tanti altri. Un’ambizione, quella del club rosanero, che si è incrociata con il desiderio di La Gumina di contribuire anche lui alla causa Palermo dopo una stagione, quella precedente, trascorsa in prestito alla Ternana.
Un’annata di formazione e di conoscenza per lui della categoria, che gli ha permesso di capire tanti aspetti della B e che gli ha consentito di mettersi in mostra con un bottino totale di 17 presenze e 2 gol con la squadra umbra. Numeri non proprio esaltanti ma che hanno comunque convinto la dirigenza rosanero a tenerlo in prima squadra per il rilancio del club e sfruttarlo quando possibile grazie alla sua freschezza.
Proprio come accaduto qualche giorno fa, quando, nel match in trasferta contro l’Entella, ha realizzato un gol importante che ha consentito ai rosanero di superare i liguri per 2-1. Per La Gumina però, la gioia personale di aver realizzato il suo quarto gol stagionale in B, il terzo consecutivo dopo quelli messi a segno a Novara e Carpi, preceduti dal primo timbro realizzato contro il Parma al ‘Barbera’ nel girone d’andata.
Quel ragazzino che somiglia tanto a Dybala
Sicuramente la storia di La Gumina, il suo successo con il Palermo e il suo lungo cammino per raggiungere la maglia da titolare con la prima squadra, sono molto simili alla consacrazione di un altro ex rosanero che adesso si sta rivelando come uno dei top player assoluti del calcio europeo: Paulo Dybala. La ‘Joya’ della Juventus oggi è uno dei perni del progetto bianconero che punta forte alla conquista della Champions.
La Gumina spera di poter eguagliare già subito quanto fatto da Paulo alla sua età. Oggi, in termini di valore di mercato, siamo però ancora distanti. A 22 anni, all’età di Antonino, Dybala valeva già 28 milioni di euro prima di raggiungere il valore di 100 oggi che ne ha solo 24, quindi due anni in più. Mentre La Gumina ne vale solo 500mila.
Ma tutto questo non deve minimamente spaventare il giovane palermitano che ha i numeri e i guizzi già di un predestinato pronto a far volare il Palermo e magari giocare in Serie A da protagonista proprio come lo è stato Paulo in passato per il pubblico rosanero.