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Anderlecht: Okaka in sovrappeso, lo mette sul mercato

Il club belga deciso a cedere l’ex attaccante di Roma, Parma e Samp. Nei giorni scorsi aveva detto no a un’offerta dalla Cina.
A cura di Maurizio De Santis
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Okaka durante un allenamento con l'Anderlecht
Okaka durante un allenamento con l'Anderlecht

L'avventura di Stefano Okaka all'Anderlecht è agli sgoccioli. L'ex attaccante di Roma, Parma e Sampdoria è ai titoli di coda: il club belga ha deciso di metterlo sul mercato nonostante nello scorso campionato abbia destato un'ottima impressione segnando 15 gol in 35 partite e rientrando nell'orbita della Nazionale italiana. La società lo ha di fatto messo ai margini e, almeno per adesso, non gli resta che allenarsi con la ‘squadra b'. Le ragioni di una decisioni così severa? A motivarle è stato l'allenatore che lo ha ritenuto in sovrappeso e ha voluto punirlo. "In organico abbiamo solo Idrissa Sylla – ha ammesso il ds Van Holsbeeck ai media -. Okaka deve lavorare per acquistare la forma giusta ma è comunque nostra intenzione trovare un attaccante più rapido. Dovesse arrivare una buona offerta, allora potremmo cederlo".

Una proposta in tal senso c'era anche stato, tant'è che alcuni avevano sospettato che dietro la severità del club ci fosse il rifiuto del calciatore a un'operazione con la Cina. Dalla Super League avevano mostrato interesse per lui ma – come riferito dal suo fratello/agente a Sky Sport – a spegnerlo era stata la reticenza del calciatore. "Eravamo molto vicini a dire di sì a un club cinese – ha ammesso il procuratore -, per diversi motivi la trattativa non è andata avanti né è arrivata a buon fine. Stefano non era convinto ma ha voluto comunque pensarci in ragione delle cifre".

Cosa succederà adesso? Fino allo scorso 26 luglio la certezza dell'agente era che l'attaccante non si muovesse dall'Anderlecht. Adesso lo scenario sembra cambiato. "Rimarrà all'Anderlecht – ha aggiunto – dove è molto contento e sono convinto che farà il possibile per guadagnare la stima di Ventura, so che il nuovo commissario tecnico della Nazionale è sempre stato un suo ammiratore".

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