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Ancelotti: “Verratti è il miglior calciatore italiano”

L’allenatore del Real Madrid incorona il centrocampista italiano del Paris Saint Germain, oggetto dei desideri del calciomercato europeo.
A cura di Marco Beltrami
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La sua assenza contro il Barcellona si è sentita e non poco per il Paris Saint Germain. Marco Verratti si sta consacrando come uno dei centrocampisti più forti e completi del palcoscenico europeo nonostante la giovane età. Il classe '92 continua ad essere uno dei pezzi pregiati del calciomercato, nel mirino di numerose squadre italiane e non. Sulle sue qualità si è espresso anche Carlo Ancelotti, intervenuto per smentire le voci su un assalto del Real al giocatore ex Pescara. L'allenatore delle merengues non ha usato mezzi termini per elogiare Verratti incoronandolo come miglior calciatore italiano: "Verratti mi piace molto, ma non ho provato a portarlo qui. E' un intoccabile al Psg, non è in vendita ma per me è il miglior calciatore italiano in circolazione".

In una lunga intervista concessa a Tiempo Extra su Es Radio, l'allenatore italiano è intervenuto sui temi più caldi del momento, ovvero le voci su un possibile addio di Casillas e sul silenzio stampa di Cristiano Ronaldo: "Non credo che Iker andrà via, sono sicuro che resterà al Real fino al termine della sua carriera. Il silenzio stampa di Cristiano? Non è affar mio, è il club che decide chi mandare davanti ai media, lui deve pensare solo a parlare sul campo". E' un momento cruciale per la stagione del Real Madrid. La squadra sembra in ripresa e vuole assolutamente fare il possibile per riprendersi la vetta della Liga nel testa a testa con il Barcellona: "Dipendiamo dal Barcellona, ma per adesso pensiamo al Malaga che ha giocato bene contro l'Atletico e ha vinto al Camp Nou. Sarebbe normale pensare alla gara di mercoledì contro l'Atletico ma manderò in campo la miglior formazione possibile. Credo che arriviamo al finale di stagione molto bene: abbiamo vinto il Mondiale per club, abbiamo infilato 22 vittorie di fila, anche se poi dopo la sosta non abbiamo avuto molte gare a causa dell'eliminazione in Coppa del Re ed è stato un problema perché questa squadra è abituata a giocare ogni tre giorni". In conclusione una battuta sulla prospettiva di allenare la Nazionale spagnola: "Allenare la Spagna? Perché no, sarebbe più facile che allenare l'Italia".

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