Allegri: “Che rabbia, abbiamo rischiato di compromettere tutto”
Dieci minuti di follia. Dal gol del pareggio del Lione segnato da Tolisso fino al forcing finale dei francesi che ha messo i brividi alla Juventus e ai tifosi, che hanno rischiato il colpo del ko a tempo quasi scaduto. Barzagli – una diga – ha fatto sì che il fortino reggesse ma una squadra che nutre ambizioni da protagonista in Coppa non può commettere errori imperdonabili oppure prestare il fianco agli avversari come avvenuto in occasione della sfida con l'Olympique.
Il mercoledì di Champions si rivela indigesto per i bianconeri e solleva il velo sulle difficoltà palesate dalla squadra di Allegri in queste ultime giornate. "Per vincere in Europa serve altro", aveva ammesso Buffon al termine del match vinto contro il Napoli che "ci aveva fatto soffrire tanto". Il copione s'è ripetuto anche nella serata di Torino: all'andata le parate di ‘San Gigi' avevano scandito la vittoria cinica, niente miracoli invece quando il centrocampista del Lione trova il guizzo in area e lascia in mano alla Juve il cerino della qualificazione mentre il Siviglia scappa a 10 punti (+2).
Alla fine il risultato può essere considerato positivo, perché ci dà la possibilità di non giocarci il tutto per tutto a Siviglia e di essere in vantaggio nello scontro diretto – ha ammesso Allegri a Premium -. Ma abbiamo corso troppi rischi nel finale ed ero arrabbiato.
Allegri s'augurava un altro finale. Alla vigilia della gara aveva chiesto calma e freddezza per archiviare la qualificazione agli ottavi. Il superamento della fase a gironi non è a rischio ma passare lo sbarramento da secondi può riservare brutte sorprese e un avversario più scomodo in sede di sorteggio. "La Champions si vince a marzo, è un cammino, lungo, come il campionato. E stasera dopo l'1-0 non dovevamo più rischiare niente, mentre addirittura abbiamo rischiato anche di perdere e allora sarebbe cambiato tutto e avremmo rischiato di rovinare tutto".
Evra più duro: "Manca personalità"
"Non cerchiamo scuse, né facciamo riferimento alla stanchezza o chissà a cosa ancora – ha ammesso Evra -. Quando si prende gol c'è sempre un motivo, ma per come ha spinto il Lione poteva arrivare da un momento all'altro. Ci è mancata la personalità e la fiducia per vincere la partita, subendo il loro ritorno negli ultimi venti minuti".
