Alaba infortunato, Guardiola in ansia: “Spero possa tornare dopo Natale”
"Così ammazziamo i calciatori", disse nelle settimane scorse Pep Guardiola. Il tecnico del Bayern Monaco adottò questa frase molto forte, d'alto impatto per fotografare l'enorme stress fisico a cui sono sottoposti i calciatori: allenamenti intensi, richiami di preparazione, ritmi di gioco infernali, surplus d'impegni alimentano l'usura del fisico e anticipano quella del tempo. E allora anche una macchina perfetta, una corazzata come quella tedesca mostra crepe e scricchiolii. Thiago Alcantara (sfortunatissimo), Schweinsteiger (il suo rientro stabile è imminente), Pizarro (finito ko durante una seduta di lavoro) e adesso anche David Alaba sono i nomi che compaiono nell'agenda dello staff medico. L'ultimo della lista è stato proprio il difensore austriaco, infortunatosi al ginocchio nella sfida di Champions contro la Roma (e vinta 2-0) all'Allianz Arena. Il sospetto dei medici era che il trauma comportasse anche un interessamento dei legamenti. Quasi un bollettino di battaglia… considerato che, a margine di una gara sostanzialmente corretta, anche Florenzi ha alzato bandiera bianca per un problema alla caviglia (distorsione).
Il comunicato del Bayern Monaco. La nota della società tedesca è durissima: "Rottura parziale del legamento mediale e lesione del menisco mediale. Richiedono un intervento chirurgico". Alaba finirà sotto i ferri con i tempi di recupero che s'allungano, almeno tre quelli necessari. "Questo è un giorno molto amaro per me", ha ammesso il difensore.
Confermati i timori di Guardiola. "Con ogni probabilità Alaba dovrà restare fermo per qualche mese – ha ammesso sconsolato il tecnico del Bayern -. Spero possa tornare dopo Natale. La sua duttilità tattica ne fa un calciatore molto importante per il nostro equilibrio". Difensore e incursore col vizio dell'assist (suo il passaggio che ha consentito a Ribery di siglare la rete del vantaggio) e del tiro dalla distanza. Alaba è una colonna della formazione bavarese, soprattutto per la capacità di ricoprire diversi ruoli sullo scacchiere dell'allenatore spagnolo: gioca da terzino sinistro, in difesa sa destreggiarsi bene anche come centrale; oltre che come laterale mancino può fungere anche da esterno di centrocampo o addirittura trequartista. Un jolly che per adesso Guardiola dovrà lasciare nel mazzo.