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Agguato al pullman del Boca, il retroscena dell’assalto dei tifosi del River

Dietro l’agguato al pullman del Boca prima della finale di ritorno di Copa Libertadores non c’è stato solo un tentativo di intimidazione degli avversari, ma anche una vendetta da parte degli ultrà del River Plate. Questi ultimi infatti, non potendo entrare al Monumental, hanno deciso di fare il possibile per non far disputare la partita.
A cura di Marco Beltrami
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Invece di parlare di calcio, ci si è ritrovati a parlare di cronaca. La vera e propria guerriglia andata in scena nei pressi dello Stadio Monumental, ha rovinato lo spettacolo previsto per la finale di ritorno di Copa Libertadores River-Boca. L'agguato al pullman della squadra gialloblu, ha costretto gli organizzatori ad un inevitabile rinvio di 24 ore, con il Superclasico che è stato poi ulteriormente spostato a data da destinarsi (si parla dell'8 dicembre). Difficile per i giocatori del Boca metabolizzare in poche ore l'aggressione ricevuta quando erano a bordo del mezzo che è riuscito comunque a trasportarli al Monumental. E proprio su questo episodio spuntano nuovi retroscena: non solo un'intimidazione agli storici rivali, ma anche una vendetta da parte della frangia più violenta del tifo River per quanto accaduto alla vigilia

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Perché gli ultrà del River hanno riservato un agguato al pullman dei giocatori del Boca

Perché gli ultrà del River hanno preso d'assalto con un lancio di oggetti il pullman della squadra del Boca Juniors, all'esterno dello Stadio Monumental? Dietro quello che è stato un vero e proprio agguato non c'è solo la volontà di intimidire gli avversari. Secondo quanto riportato da Foxsports.it, il tutto sarebbe stato un atto premeditato con una volontà chiarissima: quella di vendicarsi contro la Polizia e gli organizzatori della partita valida per la finale di ritorno della Copa Libertadores in programma inizialmente nella serata di sabato. Protagonisti gli ultrà della Barra Brava del River, ovvero uno dei gruppi organizzati più violenti del panorama sudamericano

La vendetta degli ultrà del River della Barra Brava

Tutto è nato nella giornata di venerdì, alla vigilia del Superclasico. La Polizia di Buenos Aires ha sequestrato 300 biglietti e 7 milioni di pesos, ovvero circa 165 milioni di euro. I tagliandi erano destinati ad essere venduti in maniera illegale e sarebbero dunque finiti nelle tasche di alcuni esponenti della Barra Brava, ovvero degli ultrà più pericolosi dei Millonarios. Questi ultimi alla luce della doccia fredda incassata, con la possibilità sfumata di non entrare al Monumental hanno deciso di vendicarsi. Il tutto con una promessa, quella di non far disputare la partita. Ecco allora che per farlo, hanno deciso di produrre un vero e proprio agguato al pullman della squadra avversaria, e purtroppo hanno raggiunto il loro obiettivo.

Quando si giocherà la finale di Copa Libertadores River-Boca dopo il rinvio

Assalto al pullman del Boca Juniors, che ha causato il ferimento di alcuni xeneizes ancora sotto shock e il doppio rinvio (l'ultimo a data da destinarsi) della finale di Copa Libertadores. Impossibile scendere in campo in queste condizioni, con il Boca che con una presa di posizione netta ha chiesto di non giocare per una brutale aggressione assolutamente non metabolizzata dopo poche ore. Appuntamento ora, probabilmente all'8 dicembre con la speranza che tutto vada per il meglio, anche grazie ad un nuovo spiegamento di forze dell'ordine senza precedenti.

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