Adieu, Ibrahimovic. Mourinho lo chiama allo United
Dalla Francia con amore. Saluti e baci alla ‘vecchia signora' su una cartolina da Parigi. "Est-ce que tu m'aimes?", "Je ne sais pas si je t'aime": carteggio epistolare semplice, semplice sulle note di Maître Gims. Parole e musica a far da colonna sonora al tormentone estivo sul futuro di Cavani che, dopo il gol segnato in Champions al Chelsea, adesso viene glorificato dalla stampa transalpina. Chi l'ha detto che sarà proprio lui a lasciare il Psg a fine stagione? Sarà Ibrahimovic il campione con la valigia pronta per emigrare dall'altra parte della Manica? A giudicare dalle sue parole dopo la conquista del titolo con 8 giornate d'anticipo (poker di reti segnate al Troyes) il suo futuro è lontano dalla Francia, battute a parte ("se mettono la mia statua al posto della Tour Eiffel, forse resto…").
Secondo il quotidiano L'Équipe, dalla Premier League è il Manchester United ad aver preso contatto con Zlatan Ibrahimovic che può trasferirsi a parametro zero (è in scadenza di contratto) nel corso della prossima estate. Sarebbe l'ultimo anno nel calcio continentale poi dal tempio di Old Trafford spiccherà il volo verso la Major League americana laddove tra due stagioni lo attende a Miami David Beckham, che lo ha già ‘opzionato' per la propria franchigia. Il tabloid The Guardian avanza questa ipotesi e prende spunto dalle ammissioni fatte dallo svedese prima e dopo i novanta minuti per alimentare una clamorosa operazione di mercato: addio trionfale a Zlatan, magari con la vittoria di quella Coppa che manca nel suo palmares, poi spazio al Matador che da quando è arrivato sotto la Torre è finito spesso nel cono d'ombra per la preponderanza scenica dello scandinavo.
"Gioca da esterno e questo lo mette a disagio. Fino a quando ci sarà Ibrahimovic la situazione non cambierà. Manchester United e Juventus sono le squadre che potrebbero andar bene per mio figlio", ha rivelato il papà dell'uruguagio (15 gol in 35 presenze finora in stagione) a Sport5 nei giorni scorsi. Secondo la Gazzetta dello Sport i prossimi mesi saranno dunque decisivi per ridefinire i piani del club francese, deciso ad avviare la rivoluzione in rosa per rilanciarsi con prepotenza anche in Europa perché in patria ormai il dominio è incontrastato. "Mi restano tre mesi e poi ci saranno grandi cose. Vedremo. La Premier? Diciamo che sono in forma", ha dichiarato Ibra alla fine del match coi Blues. Il suo contratto va in scadenza a giugno e prima di accettare offerte pervenutegli dalla Major League americana ha uno ‘sfizio' ancora da soddisfare: volare in Premier League, respirare il clima di quel campionato.
Magari i Blues se li ritroverà ancora di fronte come avversari: il Chelsea da una parte, lui dall'altra parte della barricata con la maglia del Manchester United addosso e José Mourinho (suo grande estimatore) a fargli da Pigmalione in quel torneo che conosce come le proprie tasche. Un anno da campione ancora per provare nuovi stimoli e poi addio all'Europa per chiudere in bellezza a Miami, laddove Beckham lo attende per fare la stella della sua franchigia.