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110 anni di Inter: tra feste, la paura del Triplete bianconero e il Napoli

Nel giorno del 110° compleanno della società – oggi di proprietà cinese – i festeggiamenti hanno coinvolto tutti, eroi del passato e protagonisti del presente. Ma due pensieri sono sempre stati presenti: la paura che la Juve possa gloriarsi del Triplete e il Napoli, prossima avversaria attesa a San Siro.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Beneamata spegne 110 candeline e festeggia come si deve: una festa organizzata dalla società con tutti i crismi, grandi ricordi, altrettanti campioni, milioni di promesse e i tifosi che colorano con il nerazzurro i Navigli di Milano. Il tutto alla vigilia della sfida contro il Napoli a San Siro dove il popolo interista approfitterà per ribadire la propria storia, possibilmente con una vittoria prestigiosa che rilancerebbe la squadra in questo girone di ritorno fin qui deludente.

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Non è voluto mancare nessuno, sia di presenza che con video o dichiarazioni a distanza. Da Ronaldo a Milito, passando per Zanetti che fa da collante tra passato presente e futuro, in questa nuova realtà cinese dopo anni di presidenza italiana. E nel mezzo i ricordi, i pensieri, le speranze che ciò che è stato possa ancora essere. Soprattutto nel bene.

Come è ovvio, la festa è stata incentrata sul presente. Se è vero che il Fenomeno brasiliano non è voluto mancare – ritornando sull'eterna sfida bianconera e quel dolore ancora aperto con lo scontro con Iuliano – c'è anche chi ha rivissuto i momenti più belli, come Diego Milito l'eroe indiscusso del Triplete nerazzurro targato 2010.

Proprio il grande trionfo, epocale in Italia visto che ad oggi il club nerazzurro è l'unico a poterlo vantare, è stato ancora al centro della discussione figlia del successo di Londra della Juventus e delle dichiarazioni dei giocatori di Allegri che inseguono per l'ennesimo anno il sogno di vincere tutto. Una speranza, quella bianconera. Un incubo, quello nerazzurro che ha adombrato parte del 110° compleanno. Perché il rischio che la Juve possa fare filotto al momento è ancora concreto. E sarebbe uno smacco inaccettabile.

E poi, il pensiero al Napoli. I festeggiamenti ci sono stati e vissuti al massimo, ma con la concentrazione che si è rivolta prima durante e dopo subito alla sfida contro i partenopei. Da non fallire perché potrebbe essere uno spartiacque fondamentale per poter ripartire. Domenica sera contro la squadra di Sarri, Spalletti sarà chiamato all'adunanza nerazzurra che pretenderà la vittoria. Non facile, non scontata, ma l'occasione perfetta per continuare la festa.

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