Udinese, Wague rivela: “Ho rischiato di morire anch’io nella strage di Bamako”
Ora che lo spavento è passato, Molla Wague può ripensare a quelle drammatiche ore con meno ansia. Il difensore dell'Udinese, infatti, è scampato all'attentato dell'Hotel Radisson Blu che ha provocato più di 20 morti. Tra le persone che il comando jihadista ha preso in ostaggio poteva esserci anche lui, come ha dichiarato in un'intervista rilasciata al "Messaggero Veneto": "Sono sfuggito alla strage di Bamako – ha dichiarato il giocatore – Fino a mercoledì ero all’hotel Radisson Blu, prima di prendere l’aereo per tornare in Friuli". Il destino ha dunque voluto che Wague lasciasse l'albergo soltanto 48 ore prima dell'assalto dell'Isis: "Può capitare a chiunque di finire in mezzo a un agguato terroristico – ha continuato – In un bar, in un teatro, in uno stadio. Tutte i posti che sono finiti al centro della cronaca in occasione degli attacchi terroristici di Parigi li conosco bene".
Per lui, nato in Francia ma di cittadinanza maliana, gli eventi delle ultime settimane sono stati un colpo al cuore. Tornato in Mali proprio per giocare con la sua nazionale, Wague ha rischiato di essere coinvolto in prima persona: "Penso che il fanatismo religioso sia rappresentato da minoranza che può essere controllata dalla società africana. Il Corano? Vi assicuro vi garantisco che parla soltanto di pace. Chi uccide in nome della nostra religione è un imbroglione". Intanto Wague rischia di saltare il prossimo impegno con la squadra di Colantuono. Il difensore, che ha risentito di un affaticamento all'adduttore, potrebbe non prendere parte alla trasferta di Verona in programma per questa domenica. Solo nelle prossime ore, dopo il programma di allenamento differenziato, Colantuono sceglier le riserve. A oggi, però, pare davvero improbabile la sua presenza nella sfida del "Bentegodi" contro il Chievo.
