Tito Vilanova in gravi condizioni per un tumore
Tito Vilanova è in condizioni stazionarie ma molto gravi. Sono queste le ultime notizie che arrivano dalla Spagna nel corso della mattinata e confermano i timori per la vita dell'ex allenatore del Barcellona, ricoverato nella clinica Quiron per complicanze gastriche dovute al tumore. Giovedì scorso Vilanova s'era recato presso la struttura ospedaliera (così raccontano i media iberici) per un controllo di routine ma, in seguito a esito negativo degli esami, è stato trattenuto a scopo precauzionale fino a rendersi necessario l'intervento chirurgico.
Il ricovero d'urgenza. Tito Vilanova è sospeso tra la vita e la morte. L'ex numero due di Guardiola e allenatore del Barcellona è stato ricoverato d'urgenza nella clinica Quiron a Barcellona e sottoposto a intervento chirurgico per complicanze gastriche (così spiega il quotidiano ‘Marca'), conseguenza del tumore alla ghiandola parotide, patologia che lo ha aggredito nel 2011. Il tam tam delle notizie ha fatto il giro dei Social Network, in particolar modo su Twitter facendo così cadere quella cortina di silenzio e rispetto che il club catalano, la famiglia e gli stessi media iberici hanno provato a mantenere. Tanti i messaggi di solidarietà e d'incoraggiamento sui Social Network ma anche il rincorrersi delle voci sulla sua morte hanno scandito le ore della notte in attesa delle ultime notizie.
Il tumore si manifesta nel 2011. Vilanova, 45enne, lotta da 3 anni contro il cancro, allora sulla panchina dei catalani c'era ancora Pep Guardiola (oggi tecnico del Bayern Monaco): le cure specialistiche lo hanno costretto a stare lontano dai campi e ad abbandonare il ruolo di allenatore del Barcellona. Il mondo catalano, tifosi e società, non lo hanno mai abbandonato. "Animo Tito" è la coreografia spettacolare che il pubblico azulgrana gli dedicò nell'anno dello scudetto conquistato in sua assenza. "Animo Tito" è il messaggio che i calciatori e il mondo dello sport spagnolo gli hanno rivolto nel corso della malattia.
La battaglia contro il cancro. Nel dicembre 2012, quando la terapia sembrava produrre effetti positivi, è arrivata la prima ricaduta. Volò a New York per curarsi, nel frattempo i blaugrana conquistarono anche per lui il titolo nella Liga. Il 19 luglio scorso la resa definitiva: la recrudescenza del tumore lo ha ridotto a vita privata, suo figlio Adria gli dedicò anche un gol durante una partita. La sua ultima apparizione al Camp Nou risale a pochi mesi fa: incappucciato e seduto in tribuna, portava addosso i segni evidenti della grave malattia.
La carriera da calciatore. Nato a Bellcaire d'Empordà, in Catalogna, nel 1968 ha cominciato la carriera di calciatore nelle giovanili blaugrana: vi resta per sette anni dal 1984 al 1990, poi inizia la sua avventura da professionista con la maglia dell'Uniò Esportiva Figueres (1991/1992, sfiorò la promozione nella Liga nel confronto diretto con il Cadiz). Celta Vigo, Badajoz, Mallorca, Lleida ed Elche le altre società nelle quali ha militato fino al 2000, anno del suo ritiro ufficiale dal calcio giocato.
In panchina nel segno di Guardiola. Dal 2001 ha intrapreso la carriera di allenatore (Palafrugell, Figueres, Terrassa), approdando al Barcellona (2007/2008) come secondo di Pep Guardiola (sarà il suo tattico di fiducia) e poi assumendone la guida dopo l'addio del tecnico. Nel 2011, al termine della finale di ritorno di Supercoppa di Spagna, Vilanova resta coinvolto in una rissa che si scatena a bordo campo: José Mourinho, allora sulla panchina del Real Madrid, viene immortalato dalle telecamere mentre lo aggredisce e gli infila un dito nell'occhio. Con i catalani Vilanova ha vinto un titolo nella Liga (campionato 2012/2013) ma ha dovuto arrendersi al tumore che lo ha affetto dal 2011.
