Rinascita Juve, così Allegri e Dybala hanno risvegliato la vecchia signora
I tifosi più fedeli le sono stati accanto sempre e, tutto sommato, anche chi l'aveva criticata duramente aveva evitato di darla per spacciata. Una decisione che si è rivelata saggia perché, dopo la sconfitta contro il Sassuolo, la Juventus è tornata protagonista e ha messo insieme 5 vittorie consecutive in campionato: rese ancor più preziose dalla qualificazione agli ottavi di Champions League raggiunta con un turno d'anticipo. Una striscia positiva dal valore inestimabile, soprattutto per come è arrivata. In attesa del test contro la Fiorentina, Massimiliano Allegri si gode le ultime settimane dei suoi ragazzi e i risultati conseguiti: Torino, Milan e Lazio battute, trappole di Empoli e Palermo evitate, undici gol fatti e solo due subiti. L'ultimo dettaglio, quello delle reti realizzate e incassate, è quello che testimonia meglio l'inversione di tendenza bianconera: arrivata grazie al ritorno al 3-5-2 e all'esplosione dei nuovi arrivati come Dybala e Mandzukic.
Dopo diversi cambi di modulo, e grazie anche al miglior ambientamento di chi è arrivato a Torino solo nella scorsa estate, il tecnico livornese ha finalmente trovato la "quadra" tornando allo schema che aveva regalato alla Juventus di Antonio Conte molte soddisfazioni. La difesa ha ritrovato la fiducia che sembrava smarrita e non prende gol da quattro turni di campionato, il centrocampo gode del ritrovato Lichsteiner e della crescita esponenziale di Alex Sandro, mentre in avanti Mandzukic è riuscito a mettere in panchina addirittura Morata e Dybala a non far rimpiangere Carlitos Tevez. Proprio l'ex Palermo è il simbolo di questa Juventus rivista e corretta. Una squadra che sa miscelare bene l'esperienza e la grinta dei vecchi, insieme alla freschezza e alla spregiudicatezza di campioni come l'argentino: decisivo in questo "filotto" di vittorie grazie a giocate determinati e gol pesanti.