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Panchina Milan, spunta anche il nome di Klopp

Inzaghi resta fino a giugno, confermato dal vertice tra Berlusconi e Galliani. Ma a giugno lo scenario cambierà: il tecnico del Borussia è nel mirino dei rossoneri.
A cura di Maurizio De Santis
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Il summit con Galliani lo ha convinto e così Berlusconi ha deciso di accordare ancora fiducia a Pippo Inzaghi. L'ex attaccante resterà fino al termine della stagione, sarà lui il traghettatore del Milan fino a giugno e non Tassotti. E' questa la linea emersa dal lungo vertice tra presidente e amministratore delegato, provando così a rasserenare un ambiente scosso dall'ennesimo risultato poco felice (1-1 in casa contro l'Empoli) e dal rischio di perdere la faccia – oltre la partita – a San Siro. Si va avanti. Si volta pagina (di nuovo). Si rimettono insieme le tessere del mosaico grazie anche al grande legame tra l'ex giocatore e i vertici del club.

Il futuro? Azzardato parlarne adesso ma la strada è tracciata: a giugno si faranno le scelte definitive e si ripartirà con l'ennesima rifondazione e nel lotto dei nomi associati da tempo alla maglia rossonera ce n'è uno nuovo, si tratta dell'attuale tecnico del Borussia, Jurgen Klopp. Pure lui sembra alla fine dell'esperienza sulla panchina giallonera dopo un'annata orribile sia sotto il profilo sportivo (per i risultati che scandiscono le difficoltà in Bundesliga) sia per la malasorte (per la lunga sequenza degli infortuni). Avversario della Juventus in Champions, se il Dortmund dovesse uscire dalle Coppe – complice una posizione in campionato che lo vede lontanissimo dal vertice – allora il tecnico avrebbe davvero poche chances per restare nonostante il ‘piccolo' miracolo compiuto in Renania.

"Ho imparato a fare l'allenatore studiando il tuo Milan", raccontò un paio di stagioni fa ai microfoni di Mediaset, ricambiando i complimenti ricevuti da Arrigo Sacchi… Il nome di Klopp è sicuramente una novità, non lo è invece quello di Vincenzo Montella della Fiorentina: è lui il tecnico che ha molte possibilità di prendere il timone del Milan, più difficili le piste che conducono a Spalletti (reduce dall'avventura in Russia con lo Zenit) e a Prandelli, l'ex ct dell'Italia che ha chiuso male la sua esperienza al Galatasaray.

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