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Napoli, De Laurentiis sotto inchiesta per la lite a Capodichino

L’episodio risale alla scorsa estate, quando il presidente azzurro ebbe un diverbio molto acceso con alcuni agenti aeroportuali. Per il patron partenopeo, già interrogato sul fatto dal pm, c’è l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la sfida contro la Fiorentina capolista, Aurelio De Laurentiis dovrà ora affrontare una partita ben più difficile: quella con la giustizia italiana. Il numero uno partenopeo, infatti, risultato sotto inchiesta per ciò che successe nel luglio scorso. In partenza per raggiungere Dimaro, sede del ritiro estivo della squadra di Maurizio Sarri, il presidente del Napoli fu protagonista di un acceso diverbio con alcuni agenti dell'aeroporto di Capodichino che gli negarono di arrivare fin sotto il charter con il suo mezzo privato. Secondo le prime ricostruzioni, la discussione ebbe toni molto accesi e sarebbe addirittura sfociata in un contatto fisico tra De Laurentiis e un agente della Polaria: la Polizia di frontiera aerea incaricata del controllo e della sicurezza degli scali italiani. In quella mattina dell'undici luglio scorso, il presidente azzurro, dopo aver saltato la fila all'imbarco grazie al passaggio privilegiato solitamente ad uso esclusivo dell'equipaggio, prese comunque a male parole gli agenti: colpevoli di non aver autorizzato l'utilizzo del pulmino privato fino all'aeromobile e di non aver aiutato De Laurentiis nel trasporto dei bagagli fino alla stiva dell'aereo.

Il primo interrogatorio – In seguito alla feroce reazione del sindacato dei lavoratori della polizia, che censurò pubblicamente il grave comportamento del produttore cinematografico, è arrivata anche l'inchiesta aperta dal pm Francesca De Renzis che, dopo aver firmato l'invito a comparire, ha interrogato nelle scorse ore De Laurentiis al decimo piano della Torre B del Palazzo di giustizia di Napoli. Il presidente, accompagnato dai suoi legali, ha tentato di minimizzare l'episodio confermando al pubblico ministero di non aver avuto nessuna intenzione di offendere gli agenti di polizia e di non aver voluto porre resistenza al lavoro degli stessi all'interno dell'aeroporto. Le accuse rimangono, così come le prove in mano all'accusa. Ora la palla passa al pm De Renzis che dovrà decidere sul caso e ordinare l'eventuale archiviazione o il via libera alla conclusione delle indagini, per stabilire la realtà dei fatti e l'eventuale pena da infliggere a De Laurentiis.

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