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Caos San Paolo, De Laurentiis: “Leggi sbagliate, solo problemi per le società”

La convenzione tra Comune e società non è stata approvata per mancanza del numero legale: stadio in affitto gara dopo gara, il 26 ottobre la nuova seduta. A rischio il match con la Fiorentina. Il sindaco di Napoli risponde per le rime al patron azzurro in merito alla sua presunta fede calcistica interista.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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panoramica stadio napoli

Non ha perso tempo Luigi De Magistris per rispondere ad Aurelio De Laurentiis, in merito a quello che ormai è diventato il "caso San Paolo". Il sindaco di Napoli ha così risposto agli ultimi attacchi del presidente azzurro che aveva addirittura fatto riferimento alla sua presunta fede interista. Queste le parole del primo cittadino all'Ansa: "Io interista? Sono tifoso del Napoli ed ero abbonato in Curva B negli anni '80, non per affari o interesse economico ma perché amo Napoli, i napoletani e la squadra. Non so chi tifasse il presidente all'epoca. Non è più accettabile questa polemica continua. Solo per passione, tra mille ostacoli e dovendo anche sopportare gli attacchi gratuiti del presidente, porterò a compimento questa vicenda dello stadio".

L'attacco di De La a De Magistris

"Non mi sembra che questa città dal punto di vista istituzionale stia dalla parte del Napoli. Puoi stare anche contro De Laurentiis ma non puoi stare contro il Napoli, altrimenti devi dire non mi interessa niente, io sono interista – le parole del patron azzurro – Non vado in Consiglio se so che uno che mi serve per la maggioranza non va. Ma io voglio vedere fino a che punto a livello istituzionale mi seguirà o non mi seguirà". Non c'è tregua dunque in casa Napoli sulla questione stadio: ed adesso il match interno contro la Fiorentina, previsto per domenica alle 15 e che si preannuncia come una sfida che potrebbe segnare il definitivo slancio di ambedue le squadre verso la corsa Scudetto, rischia addirittura di essere rinviato. Motivo, la mancata approvazione del rinnovo della concessione dello stadio San Paolo alla società azzurra, a causa della mancanza del numero legale in Comune. Incredibile ma vero, insomma: bisognerà "pagare" l'affitto per poter giocare domenica, come una qualunque squadra di amici che affitti un campetto di giovedì sera. E questo si ripeterà fino al 26 ottobre, data dalla prossima seduta del consiglio comunale.

De Laurentiis: "Leggi barzelletta, ci rimette il calcio"

Una vera e propria bufera che si sta per abbattere su Napoli, oltre quella meteorologica. Nel pomeriggio Aurelio De Laurentiis, ospite all'Università "Federico II" di Napoli nella sede di Monte Sant'Angelo per un convegno sui rapporti tra calcio ed economia, non ha usato mezzi termini. "Le leggi che regolano il calcio e gli stadi in Italia sono una barzelletta e creano solo problemi", ha spiegato, "in Spagna, il Real Madrid ha ricevuto contributi con terreni e fondi, mentre da noi la legge Melandri ha castrato la crescita delle squadre. I sindaci dovrebbero essere manager, invece sono schiavi del loro ruolo politico e non possono fare il bene della città. Le istituzioni non aiutano", ha continuato il patron azzurro, "ho preparato un piano per rifare lo stadio e De Magistris ne era entusiasta, ora non possono dirmi che non va più bene, a queste condizioni il dialogo con la politica è impossibile. Non voglio che il Comune stia con De Laurentiis ma con il Napoli. Altrimenti dicano che non vogliono il bene della squadra. Il mio impegno comunque non è in discussione", ha concluso.

La seduta del consiglio comunale era stata sospesa alla votazione dei sedicesimo emendamento dei novantadue in discussione: in precedenza erano stati approvati diversi punti, tra cui l'introduzione di un tetto massimo per i prezzi delle curve, fissato a 15 euro. I consiglieri presenti erano appena ventiquattro, troppo pochi per continuare la seduta che è stata così rinviata a fine mesi. Per affittare il San Paolo per domenica, il "costo" è relativamente basso: cinquemila euro di canone fisso, più il 10% dell'incasso complessivo. Ma secondo alcune indiscrezioni il presidente Aurelio De Laurentiis avrebbe addirittura pensato di chiedere un rinvio della gara, ipotesi che poi si è rivelata infondata, anche perché il calendario non offra tantissimi spazi: il giovedì successivo, il Napoli sarà impegnato nella trasferta di Europa League contro il Midtjylland, quindi la domenica dopo sarà di scena contro il Chievo. Mercoledì ci sarà però già il turno infrasettimanale di Serie A, con gli Azzurri impegnati in casa contro il Palermo: due giorni prima ci sarà la seduta in cui di discuterà nuovamente del rinnovo della convenzione, e chissà che per allora la situazione non possa essersi risolta.

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