Milan, per Torres un guaio dopo l’altro: la febbre potrebbe fargli saltare anche la Roma
La buona notizia, per Fernando Torres, è che il 2014 sta finendo. L'anno che ci sta salutando, infatti, è stato uno dei meno belli (diciamo così) per l'ex bambino prodigio del calcio spagnolo, inutilmente rinvigorito dal passaggio in rossonero durante la scorsa estate, dopo l'anonima stagione con la maglia del Chelsea. Dopo le prime apparizioni con il Milan, condite da un solo gol e molti voti insufficienti, Fernando Torres è sempre più un corpo estraneo in questa squadra che, per fortuna di Inzaghi, ha trovato subito in Menez un goleador sul quale contare. Certo, manca sempre un giocatore da area di rigore. Uno "alla Torres" vecchia maniera, per intenderci: quel tipo di attaccante in grado di supportare la squadra, con caratteristiche che il "Niño" pare aver dimenticato chissà dove. Oltre allo scarso feeling con la nostra Serie A, Fernando Torres ha avuto (e continua ad avere) problemi fisici. Prima la caviglia destra, che lo ha penalizzato sin dall'inizio del campionato, ora l'attacco influenzale (con febbre) che ha negato al giocatore almeno la soddisfazione di sedersi in panchina, nella sfida contro il suo ex allenatore Rafa Benitez.
Vedi Roma e poi parti – Per la difficile trasferta dell'Olimpico, dunque, Fernando Torres potrebbe anche non essere a disposizione di Filippo Inzaghi. Il tecnico milanista, nella giornata di ieri, ha visto lo spagnolo disertare il lavoro di gruppo e lavorare all'interno della palestra di Milanello, per tentare un difficile recupero in vista della sfida di sabato sera che, bene che vada, Torres vedrà ancora dalla panchina. Se la fine del 2014 è da dimenticare, l'inizio dell'anno nuovo potrebbe essere anche peggio per l'attaccante iberico. Le voci di un suo possibile addio a gennaio, infatti, sono sempre più numerose e, nonostante le parole di Adriano Galliani, sembrano più verosimili che mai. Le ipotesi in piedi sono tre: un clamoroso ritorno all'Atletico Madrid (Galliani sta cercando il colpo dello scambio con Cerci), il rientro al Liverpool e, infine, il pre-pensionamento negli Stati Uniti dove la Major League Soccer, è sempre alla ricerca di vecchi eroi del calcio continentale da dare in pasto alla tifoseria a stelle e strisce.
