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Materazzi rivela: “Stavo per andare al Milan pur di non perdere la Nazionale”

Prima del Mondiale del 2006 il centrale nereazzurro non giocava più con Mancini che gli preferiva Mihajlovic. I rossoneri gli proposero un posto da titolare ma alla fine vinse la voglia di riscatto. E Matrix da nerazzurro conquistò la Coppa del Mondo e il Triplete.
A cura di Alessio Pediglieri
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Marco ‘Matrix' Materazzi in rossonero. Un incubo per migliaia di tifosi dell'Inter che vedono ancor oggi l'ex centrale difensivo come un'icona dello spirito interista. Eppure, questa ipotesi, oramai svanita dal tempo e dalle circostanze sarebbe anche accadere e se non è successa lo si deve solamente al caso e alle remore del difensore nel vestire i colori degli odiati cugini. Il tutto viene raccontato dallo stesso Materazzi in una intervista a ‘cuore aperto' su Inter  Channel, la televisione ufficiale della società di Thohir in cui rivela come nel periodo di difficoltà in nerazzurro e di fronte alle possibilità di mercato propostegli, c'era anche quella di saltare dall'altra parte del Naviglio. Una scelta che lo avrebbe fatto odiare dai propri beniamini ma che professionalmente parlando, venne valutata per avere la possibilità di giocare con continuità e non perdere il treno azzurro.

Il tutto accadde poco prima del Mondiale. Quello del 2006 dove Materazzi fu uno tra i massimi protagonisti. Con Roberto Mancini in panchina e l'arrivo di Sinisa Mihajlovic, ‘Matrix' perse il ruolo da titolare al centro della difesa. Mesi difficili, tra panchine e poca considerazione. Anche quando il serbo si fece male, Mancini utilizzò Materazzi solamente ad intermittenza relegandolo nuovamente tra le riserve non appena poteva. A rischio, per Materazzi, c'era soprattutto la maglia della Nazionale di Lippi che non voleva assolutamente perderla: "Valutai fortemente la scelta di andare al Milan dove mi proponevano di giocare con continuità. Con Mancini ci furono incomprensioni, una volta, dopo aver segnato lo mandai anche a quel paese. Poi chiarimmo tutto e non successe nulla. In quel Mondiale feci tutto, al meglio, sia nel bene che nel male".

E la scelta di restare in nerazzurro venne ripagata qualche anno più tardi quando dopo l'addio di Mancini arrivò l'era Mourinho, lo Special One che con Materazzi ebbe sempre un rapporto speciale e con il quale l'Inter salì sul tetto del Mondo conquistando uno strepitoso Triplete. "Non ero tra i suoi titolari, ma ho apprezzato la sua sincerità, come successe con Zaccheroni, e quindi con José trovai il mio allenatore ideale. Anche a Madrid non ero tra i titolari, ma ho sempre accettato le scelte del mister. Mourinho ha rappresentato tantissimo per me. Benitez non mi trattò come fece lui. Penso che avremmo potuto vincere ancora insieme a José"

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