Libertardores, tocca il sedere all’avversario: espulso un giocatore della Chapecoense
All'interno di un campo da calcio si è già visto di tutto, comprese esultanze e contatti decisamente "hot". Dopo il precedente caso capitato a Cavani nella Coppa America del 2015 e in seguito alle molestie di un presidente di un club tunisino nei confronti di un guardalinee, a dare scandalo nel mondo del calcio ci ha pensato Rosicley Pereira da Silva: attaccante della Chapecoense, da tutti conosciuto solo con il nome di Rossi. A pochi minuti dal termine della partita contro il Nacional, valida per la Coppa Libertadores e persa dallo sfortunato club in maniera netta, l'attaccante brasiliano ha sfogato tutta la sua rabbia per il 3-0 e toccato in maniera inequivocabile il sedere del difensore Diego Polenta: giocatore che ha militato anche in Italia con Genoa e Bari. Dopo un primo momento di imbarazzo e smarrimento, con Polenta che ha chiesto "spiegazioni" al suo avversario, l'arbitro del match ha deciso di mandare sotto la doccia il focoso calciatore della Chape.
Il "vizietto" di Rossi
L'episodio è accaduto al 39esimo della ripresa. Nel tentativo di recuperare il pallone, il calciatore della Chapecoense si è infatti lasciato andare ad una "palpatina" fin troppo evidente nelle parti intime dell’avversario, scatenando la reazione dell'arbitro e lasciando la sua squadra in nove uomini dopo l'espulsione di Luiz Otávio. La decisione del fischietto paraguaiano, Eber Aquino, è stata immediata e decisa, nonostante le proteste di Rossi. Il cartellino mostrato all'attaccante della Chapecoense ha ovviamente trovato molto risalto sui giornali locali, che hanno messo in evidenza come il giocatore brasiliano abbia già tentato di infastidire gli avversari con il "tocco di mano" anche nel match d'andata: giocato pochi giorni fa e terminato con il risultato di 1-1.
