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La brutta fine di Johnson: dai milioni da calciatore, alla paga di 14 euro in carcere

L’ex attaccante del Sunderland, recluso a Leeds in seguito allo scandalo sessuale con una minorenne, ha chiesto di poter lavorare nella palestra della prigione. Se gli verrà concesso l’incarico, guadagnerà i suoi primi euro dopo la condanna.
A cura di Alberto Pucci
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Per Adam Johnson il primo dei sei lunghi anni in cella è già passato. Arrestato dalla polizia inglese nello scorso aprile, in seguito allo scandalo sessuale che lo ha visto coinvolto per aver fatto sesso con una ragazza di neanche sedici anni, l'ex attaccante del Sunderland sta scontando la sua pena nel penitenziario di Armley a Leeds. Come riportato dal "Daily Star", Johnson ha fatto richiesta negli ultimi giorni di poter lavorare in palestra come personal trainer e dare consigli preziosi ai detenuti su come allenarsi al meglio. Un compito che, per l'ex giocatore della nazionale, includerebbe anche la manutenzione e la pulizia degli attrezzi e il trasporto di bevande per il personale della prigione e per i suoi "ospiti". La direzione del penitenziario sta valutando la proposta di Johnson e, nel caso di assegnazione dell'incarico, darà al suo importante detenuto una paga di 14 euro a settimana.

Il primo incontro con la famiglia

Rispetto a ciò che guadagnava nella sua precedente vita da calciatore (100 mila euro a settimana), una differenza economica non da poco per il classe '87 cresciuto nelle giovanili del Middlesbrough che, dopo la condanna, era stato sospeso dal Sunderland e aveva, ovviamente, perso l'ingaggio che il club inglese gli riconosceva ogni mese. Per Johnson si tratta di un primo passo verso la "normalità", anche se l'incarico nella palestra della prigione di Leeds non è così scontato come sembra. Come riportato dai tabloid britannici, infatti, l'ex giocatore dovrà prima dimostrare la sua reale buon condotta: dettaglio rilevante per poter successivamente passare all'incarico richiesto. "Le sue capacità potrebbero essere preziose – ha dichiarato una fonte interna al penitenziario – e le autorità spesso scelgono i lavori per i detenuti in base alla loro esperienza". In attesa della decisione del consiglio direttivo del carcere, Johnson ha ricevuto la sua prima visita famigliare da quando è chiuso in cella. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati a trovarlo l'ex fidanzata e la figlia: arrivate a Leeds insieme al padre e alla sorella.

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