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Kakà, Milan nel cuore: “Un giorno spero di tornare”

L’ex campione rossonero gioca in Mls, a 33 anni non ha ancora voglia di smettere. Cosa farà una volta appese le scarpette al chiodo? “Potrei allenare”. Tra Messi e Cristiano Ronaldo chi è il migliore? “Messi rappresenta il genio, CR7 è l’icona del calcio moderno”.
A cura di Maurizio De Santis
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Certi amori non finiscono mai, fanno giri immensi e poi ritornano. Il legame tra Kakà e la maglia rossonera è molto simile: ‘Ricky' resta un idolo per la tifoseria milanista, un pupillo cresciuto nel cuore di Milanello e di un ambiente che ha cresciuto quel brasiliano divenuto forte abbastanza da meritare la chiamata del Real Madrid. Il brasiliano/campione dalla faccia pulita tornato in Italia come uomo simbolo di una squadra alla ricerca della propria identità e poi volato nella Major League americana, all'Orlando City. Ci sarà mai possibilità di rivederlo in Serie A e al Milan? "Mai dire mai", dice Kakà che si confessa ai microfoni del canale tematico della Fifa.

Non adesso, non ancora. Difficile ipotizzare un rientro alla base a breve termine, è lo stesso calciatore a confermarlo. "Per adesso sono felice negli Stati Uniti e sono contento della mia esperienza in Mls – ha ammesso il carioca -. Ho adorato giocare nel Milan e credo che lì ci sarà sempre una porta aperta per me". E già perché la sua esperienza in rossonero e in Italia sono coincise con il momento migliore della sua carriera: nel 2007 ha vinto il Pallone d’Oro dopo aver alzato la Champions League, conquistato il Mondiale per club e una Supercoppa Uefa. Una stagione incredibile per se stesso e per la società, tra le più titolate al mondo assieme al Barcellona.

Kakà oggi a 33 anni ma non sa ancora che cosa farà quando smetterà di giocare. Anzi, non ne ha alcuna intenzione… è un'ipotesi che nemmeno prende in considerazione. Cosa farà una volta appese le scarpette al chiodo? "Per adesso non penso di potermi accomodare in panchina a fare l'allenatore – ha aggiunto -. Voglio continuare a giocare, poi tra qualche anno, al massimo 3, inizierò a pensarci".

Domanda dalle cento pistole, chi è più forte tra Messi (che di recente ha ottenuto il quinto Pallone d'Oro) e Cristiano Ronaldo? Kakà non si sbilancia, si limita a definirli differenti e fortissimi allo stesso modo. "Messi è un genio, Ronaldo rappresenta molto di più il calcio moderno. Ha tutto: velocità, calcia con entrambi i piedi, batte le punizioni".

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