Juventus, immenso Buffon: contro il Lione festeggia le 100 gare in Champions League

Quella contro il Lione è una gara che Gigi Buffon difficilmente dimenticherà. Al di là del risultato, il capitano della Juventus può infatti festeggiare un traguardo importante: la sua centesima presenza in Champions League. Il gettone numero 100 nel massimo torneo continentale, è l'ennesimo riconoscimento di un grande campione che pare ancora intenzionato ad andare avanti con la sua straordinaria carriera nonostante le 39 candeline che spegnerà nel prossimo gennaio. L'esordio di Buffon in Champions League è datato 17 settembre 1997, quando il portiere scese in campo per la prima volta in Champions League con la maglia del Parma allora allenato da Carlo Ancelotti.
Una "prima" europea, arrivata alla giovane età di 19 anni, alla quale sono seguite altre 98 apparizioni, quasi tutte con la maglia della Juventus: club nel quale si è trasferito nel lontano 2001.
La Top 5 dei portieri con 100 presenze in Champions League
159: Iker Casillas (Real Madrid, Porto)
111: Petr Čech (Sparta Praha, Chelsea, Arsenal)
106: Víctor Valdes (Barcellona)
103: Oliver Kahn (Bayern)
100: Gianluigi Buffon (Parma, Juventus)
Sulle orme dei grandi numeri uno
Al suo incredibile "palmares", manca soltanto la Champions League. Proprio quel trofeo che Gigi è riuscito ad ammirare da vicino in occasione delle due finali perse con Milan e Barcellona. L'obiettivo del capitano juventino, è quello di cercare già in questa stagione di colmare questo incredibile "gap". Per farlo, dovrà passare anche dal temibile Lione di Bruno Genesio: "Buffon è uno dei grandi del calcio – ha dichiarato il tecnico del Lione – Abbiamo grande rispetto sia per il giocatore che per l'uomo".
Parole sottoscritte anche da Massimiliano Allegri: "Per me Buffon rappresenta il calcio mondiale – ha spiegato il mister durante la conferenza stampa – È un giocatore straordinario che per 20 anni ha dimostrato di essere il più bravo". Davanti al fenomeno di Carrara, solo quattro grandi numeri uno: Oliver Khan, Víctor Valdes, Petr Čech e l'irraggiungibile (e inossidabile) Iker Casillas.