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Italia, Capello si chiama fuori: “Non voglio mettere piede in Nazionale”

Dalla lista dei possibili candidati alla panchina di Antonio Conte, Carlo Tavecchio sarà obbligato a togliere l’ex ct della nazionale russa: indifferente al richiamo della chiamata azzurra.
A cura di Alberto Pucci
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Il valzer delle panchine è appena cominciato ed è destinato a diventare il tormentone dei prossimi mesi. Tra i possibili posti di lavoro in Italia e all'estero, c'è anche quello della panca della Nazionale azzurra che rimarrà vuota dopo gli Europei della prossima estate in Francia. In seguito alle dichiarazioni di Carlo Tavecchio, che ha confermato l'addio di Antonio Conte (vicino all'annuncio ufficale con il Chelsea), è scattata la corsa alla scelta del successore del tecnico salentino. Uno dei nomi che, sin da subito, è stato inserito tra i papabili è quello di Fabio Capello. Il 69enne allenatore friulano, attualmente senza panchina, ha però rispedito al mittente le presunte offerte di incarico: "Sono orgoglioso che si faccia il mio nome – ha dichiarato ai microfoni della televisione svizzera RSI – ma non voglio allenare una nazionale. Mi dispiace, ma ho già avuto esperienze con Inghilterra e Russia".

Voglia di club

Il nome di Capello, circola con insistenza anche in quel di Milano. Dalla sponda rossonera, con Mihajlovic già praticamente esonerato, si guarda con interesse ad un eventuale terzo ritorno di "Don Fabio": ipotesi però già scartata dal tecnico vincitore di quattro scudetti al Milan tra gli anni 1991 e 1996. Esattamente come Conte, Capello vorrebbe tornare ad allenare una squadra di club: "Sarei disponibile nel caso ci fosse una squadra da allenare quotidianamente", ha concluso. In realtà il nome del tecnico di Pieris ha perso "charme", nelle ultime ore, anche ai piani alti della Federazione dopo le conclusioni alle quali è arrivato il presidente Tavecchio che vorrebbe spendere meno e che, soprattutto, non vorrebbe un commissario tecnico esigente e "ingombrante" come Antonio Conte. Dopo quelli di Mancini e Ranieri, dunque, il "no, grazie" di Capello è il terzo rifiuto importante alla panchina azzurra. In pole position, rimane Roberto Donadoni. Ammesso che voglia lasciare anch'egli una squadra di club.

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