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Inter, mercoledì l’ufficialità: nello staff di Pioli anche ‘The Wall’ Samuel

L’ex argentino, eroe del Triplete del 2010, sarà inserito tra i collaboratori del nuovo allenatore che si insedierà mercoledì. Per preparare un debutto col fuoco: il 20 novembre nel derby contro il Milan. Intanto Pioli, contratto per 18 mesi, sta risolvendo il contratto con la Lazio, poi sfrutterà la pausa delle nazionali per allenare il gruppo e impartire la nuova linea-
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai è tutto deciso: Stefano Pioli sarà il nono allenatore del post Triplete e un po' di Triplete se lo porterà nella sua nuova avventura all'Inter, visto che nello staff tecnico ci sarà spazio anche per Walter Samuel, l'argentino che con Mourinho eresse barricate insormontabili insieme a Materazzi che portarono alla straordinaria annata 2010. Ci sarà tempo per ripartire e ricostruire visto che l'accordo prevede un anno e mezzo di contratto, a scadenza giugno 2018 dove nella prima parte gli emolumenti saranno di 1 milione di euro al netto da eventuali premi (legati alla qualificazione Champions League) per poi passare a 1,8 milioni per gli ultimi 12 mesi. Ora si attende che Pioli rescinda il contratto che lo lega ancora alla Lazio e poi si passerà, nella giornata di mercoledì, alle presentazioni ufficiali.

Ha vinto la linea italiana, quella di Ausilio, di Gardini e di Zanetti.  Come era auspicabile visto che la linea tecnica in una società sportiva non può né deve prescindere dal direttore sportivo e dal direttore generale. Spiazzata la fronda cinese che pretendeva un profilo più internazionale, con la proprietà Suning e il presidente Thohir che hanno fatto un passo indietro anche di fronte alle rimostranze di una Curva che dopo Icardi ora è passata a reclamare serietà da parte della società: "Grazie Frankm paghi errori non tuoi", il primo striscione apparso nel pre Inter-Crotone e poi altri striscioni su una proprietà che sta facendo di tutto per disonorare 108 anni di storia e con il monito che procedendo di questo passo "il clima diventa pesante".

Così, via libera al tecnico parmense, classe 1965, reduce dall'ottimo lavoro svolto a Roma sponda Lazio dove ha costruito le basi di quel gruppo che oggi con Simone Inzaghi veleggia in Zona Champions, laddove deve tornare il prima possibile l'Inter. Per Pioli non sarà di certo facile, la situazione è delicata, il gruppo è già formato e l'unica strada consentitagli non è di entrare in punta di piedi ma di presentarsi col piglio di chi ha già le idee chiare per prendere in pugno la situazione. Anche perché il debutto di fuoco è previsto il 20 novembre quando si riprenderà a giocare e l'Inter sarà ospite a San Siro per il derby contro il Milan in piena forma.

La sensazione è che il gruppo abbia accettato di buon grado la via italiana, di un allenatore che già conosce la Serie A e limiterà a zero il tempo per adeguarsi. L'ha detto Mauro Icardi senza mezzi termini alla fine della vittoria sul Crotone, da capitano e quindi portavoce di una rosa che non avrà motivi per avere ulteriori fraintendimenti almeno linguistici. Pioli è tecnico preparato, di polso, ha esperienza e conosce già alcuni giocatori, tra cui Candreva che ha già allenato a Roma. C'è una settimana per poter lavorare senza l'incombenza della partita, per la sosta delle Nazionali. Con l'organico ridotto ma pur sempre concentrandosi sull'obbiettivo del 20 novembre, dove si capirà di quale pasta sarà fatto il nuovo corso nerazzurro.

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