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Inter-Juventus, altro che derby d’Italia. Sarà un derby globale

La sfida tra nerazzurri e bianconeri è un insieme di confronti, scontri, corsi e ricorsi che si intrecciano e avvolgono la partita di domenica sera in una cornice unica. Dal faccia a faccia tra gli argentini Icardi e Dybala, i francesi Pogba e Kondogbia, gli ex di lusso Felipe Melo e Hernanes.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il derby d'Italia come mai si è visto in questi ultimi cinque anni. Capovolto, sottosopra, con i bianconeri in fortissimo ritardo in classifica e senza i classici favori del pronostico e i nerazzurri secondi solamente alla sorprendente Fiorentina di Paulo Sousa e che guardano dall'alto verso il basso i campioni d'Italia nonché acerrimi nemici sportivi. E come sempre, la sfida tra nerazzurri e bianconeri si appresta a diventare la Madre di tutte le partite dell'ottava di campionato. Con corsi e ricorsi storici che si rincorrono, storie di ex che si intrecciano e una sfida che si rinnova di volta in volta con nuovi protagonisti in campo, fuori con bilanci e confronti di mercato, e scelte tattiche dei due allenatori. Ecco il derby d'Italia come non l'avete mai visto, il derby dei derby dove si nascondono confronti e faccia a faccia che diranno, almeno per una sera, chi avrà ragione.

Mancini vs Allegri

Il derby degli schemi, tra due ex giocatori e attuali allenatori a confronto. Simili e differenti, il primo dal grande curriculum internazionale, dal City al Galatasaray, ritornato a risanare i mali dell'Inter dove tutto iniziò. Il secondo, alla sua vera grande avventura dopo la parentesi rossonera finita malissimo, capace di dimostrare di apprendere bene e subito la lezione sfiorando lo storico triplete al debutto a Torino. La sensazione è che Roberto Mancini possa scegliere il 4-3-1-2, modulo a cui il tecnico iesino è particolarmente affezionato. Potrebbe essere una soluzione conservativa, dunque, dettata anche dal fatto che la sfida si vincerà a centrocampo, alla ricerca di certezze più che di invenzioni. Max Allegri finirà per optare per un 3-5-2 iniziale, arricchendo il centrocampo che ha ritrovato Khedira e offrirà un Pogba in cerca di conferme, salvo poi cambiare in corsa nel 4-3-3, qualora l'andamento della partita lo suggerisca

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Francia 2016 – Russia 2018

Il derby dei Due Mondi. Che si può delineare dagli impegni in Nazionale dei vari giocatori di Juve e Inter sparsi per il globo a giocarsi le qualificazioni per Euro2016 e i Mondiali del 2018.
Nell'Inter Perisic e Brozovic hanno raggiunto una qualificazione tutt’altro che scontata col primo in forma strepitosa (assist e gol); Medel con il Cile ha fatto un ottimo 2 su 2 nel primo sprint delle qualificazioni sudamericane a Russia 2018; Nagatomo ha ottenuto con il Giappone un successo preziosissimo in Siria. Ljajic, autore di un assist e di un gol nella vittoria della Serbia in Albania.
Nella Juve, invece, a tornare con il timbro della qualificazione e il sorriso sulle labbra sono soprattutto gli azzurri Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli. Torna con più soddisfazione dal Sudamerica  Dybala che nell’ultimo quarto d’ora di Paraguay-Argentina, finita 0-0, ha esordito con la maglia della nazionale che ha fortemente voluto. Per Cuadrado una vittoria e una sconfitta con la macchia di aver rimediato un ‘rosso' e di aver infortunato un avversario non casuale: il compagno di squadra bianconero Caceres.

Icardi-Dybala

Il derby del tango. Ci sarà spazio anche per un bel po' di Argentina la patria del tango: Icardi e Dybala, entrambi giovanissimi, entrambi fortissimi, entrambi attaccanti, entrambi argentini. A confronto. Icardi è la bestia nera della Juventus: quando la incrocia segna sempre. Dybala è un predestinato: alla prima convocazione con la nazionale argentina è entrato a sostituire Tevez, quasi fosse il testimone tanto atteso.  Icardi titolare lo è stato sempre, Dybala si è guadagnato la maglia. Icardi e Dybala quest’anno avrebbero potuto giocare insieme perché Mancini nel corso dell’estate ha provato a strappare Dybala alla Juve mentre la Vecchia Signora a sua volta, ha provato a portare Icardi in bianconero, senza però riuscirci.

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Pogba-Kondogbia

Il derby della Francia che cresce. Sì perché due ragazzini possono ribaltare la tradizione di San Siro dove domenica sera scenderanno in campo anche Geoffrey Kondogbia e Paul Pogba, la nuova generazione del centrocampo, 150 milioni in due, prototipi del pallone che verrà. Kondogbia contro Pogba è la faccia più interessante e curiosa di Inter-Juventus, dove l'attenzione e le aspettative sono ovviamente tutte sulle spalle dei soliti bomber ma che potrebbe esplodere proprio nel duello di centrocampo che potrebbe produrre scintille in grado di illuminare la notte di San Siro.

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Mercato, Widmer-Lavezzi

Il derby del mercato. Cosa c'entrano un giocatore dell'Udinese e uno del PSG con Inter-Juve? Ecco svelato il mistero, perchè in questo caso si parla di derby di mercato. Per la difesa il nome sui taccuini delle due società è Silvan Widmer, terzino destro classe 1993 in forza all'Udinese. All'Inter serve con urgenza un terzino di qualità con Nagatomo e D'Ambrosio bocciati e Montoya già con le valigie. La Juve è alla ricerca di un erede naturale di Lichtsteiner. Il grosso colpo si chiama Ezequiel Lavezzi, attaccante classe 1985 in forza al Paris Saint Germain. I bianconeri sono ritenuti specialisti di tali operazioni a costo zero , i nerazzurri, invece, sono stati molto vicini all'argentino negli ultimi giorni di mercato estivo.

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Hernanes – Felipe Melo

Il derby degli ex. Era il 31 agosto 2015 e il Profeta Hernanes abbandonava la Pinetina per accasarsi a Vinovo. "Mi dispiace aver lasciato la Lazio, ma sono venuto all'Inter per vincere", dichiarava con fierezza il brasiliano nel giorno del suo approdo a Milano. I fatti dicono che, in 19 mesi all'ombra del Duomo, Hernanes ha collezionato più delusioni che sorrisi. Ha militato invece nella Juventus dal 2009 al 2011, proprio nel biennio antecedente allo strapotere in campionato firmata Pirlo, Vidal e compagni dell'era Conte. Ma non si può dire che l'esperienza di Felipe Melo a Torino sia stata proprio fortunata. Venne prelevato dalla Fiorentina a luglio di sei anni fa, con la nomea di mediano verde-oro dal gran temperamento e personalità ma mai sbocciato nei cuori dei tifosi juventini.

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