Inter, i rimpianti di Mancini: “Fossi rimasto io, avremmo potuto lottare con la Juve”
Il pareggio contro il Torino ha frenato la rincorsa Champions di un’Inter che ha comunque cambiato marcia grazie a Stefano Pioli. Sotto la gestione dell’ex Lazio la formazione nerazzurra ha scalato la classifica tornando nelle zone europee, dopo il flop legato al suo predecessore De Boer. Quel De Boer arrivato a sorpresa nella scorsa estate dopo l’addio inaspettato di Roberto Mancini, che ha deciso di rinunciare al triennale propostogli da Suning per divergenze con la nuova dirigenza. L’allenatore jesino però non ha dimenticato quella che resta la sua ultima avventura in panchina come confermato dall’intervento nel corso della presentazione di Panini “Calciatori per Unicef” a Roma.
Mancini ha risposto così ad una domanda su quella che è ora la sua ex squadra, non cancellando il suo principale rimpianto: "Mi è dispiaciuto aver perso un anno e mezzo di lavoro faticosissimo – riporta Gazzetta.it -Fossi rimasto, mancava poco per poter duellare contro la Juve". In particolare all’allenatore non è andato giù il grande lavoro effettuato per mettere le basi per un nuovo progetto vincente della formazione milanese.
Il nome di Mancini continua ad essere uno dei più caldi sul mercato. Non sono mancate infatti le proposte dalla Premier, dalla Cina e anche dal Paris Saint Germain. Il Mancio però sembra avere le idee chiare e sogna un futuro sulla panchina della Nazionale italiana: “Mi piacerebbe allenare all'estero e la Nazionale. Ora è piena di giovani interessanti: Rugani, Chiesa, Bernardeschi e Berardi. Entro quattro anni avremo una grande nazionale, forse anche prima". Una battuta anche sul confronto tutt’altro che semplice che vedrà presto impegnata la Juventus in Champions contro il Barcellona. Mancini è ottimista, soprattutto in caso di impresa dei bianconeri: “Se i bianconeri passano, possono vincere la Champions".
