Il duro ritiro della Roma di Zeman: 7 chilometri di corsa al giorno e niente pasta
Zero divertimento, tantissima fatica, sette chilometri di corsa al giorno, nessun sorriso, dieta ferrea, il tutto condito da una pioggia battente che non lascia mai Riscone di Brunico. Tra le righe si potrebbe pensare a qualunque cosa, invece è solo il classico ritiro di Zdenek Zeman. Rispetto al solito, però, a faticare non sono giovani semisconosciuti, ma i calciatori della Roma. Nei primi giorni di ritiro Totti e soci ancora non hanno visto il pallone. Da domani arrivano i temutissimi ‘gradoni’.
Niente pasta, niente caffé – A differenza delle ultime due stagioni, in cui gli allenatori della Roma si sono poco occupati della parte atletica, in questi primi giorni di ritiro i calciatori giallorossi stanno lavorando duramente. Nessuno si aspettava il contrario, perché con Zeman in panchina tutti sapevano a cosa sarebbero andati incontro. L’unico, dei quaranta calciatori della ‘Magica’, ad aver già sperimentato il ritiro del boemo è Totti, che ieri ha accusato un lieve problema al polpaccio. Due nutrizionisti stanno aiutando il sessantacinquenne allenatore. I giocatori della Roma in questi dodici giorni di ritiro non possono bere caffé e non possono mangiare la pasta. A tavola Osvaldo e compagni trovano soprattutto verdure.
Sette chilometri di corsa al giorno – Zeman ancora non ha fatto uscire ancora il pallone. Una scelta tutto sommato giusta, considerati gli enormi carichi di lavoro. Il gruppo giallorosso, spinto da Cangelosi, storico vice del boemo, ogni giorno percorre sette chilometri di corsa. Il lavoro atletico è alternato al lavoro aerobico. Il peggio deve ancora arrivare. Perché da domani i calciatori di Zeman dovranno affrontare i temutissimi gradoni. Intanto, il mercato procede. Dodò già sta ‘soffrendo’ in ritiro. Castàn è di fatto un calciatore della Roma, Bradley ieri ha svolto le visite mediche, Bosingwa e Tachtsidis sono ad un passo.
