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Europeo 2016 in Francia

Granit e Taulant divisa dalla maglia, uniti dalla famiglia

I fratelli Xhaka antidivi per eccellenza: no alle belle auto, niente vacanze di lusso, finanze gestite dai genitori. “Chi ha più soldi in banca non vale più di altri. Il denaro è solo carta, oggi c’è domani non più. Il nostro vero lusso è avere la famiglia”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Non mi piacciono le macchine di lusso, né spendo una sacco di soldi per le vacanze. Nel mio Paese vedo persone che non hanno nemmeno i soldi per mangiare. E allora capisco che tanta fortuna non va sprecata". Granit e Taulant Xhaka, i ‘fratelli contro' di Svizzera e Albania raccontano la loro storia e quasi stenti a credere che di ‘mestiere' facciano i calciatori. Così lontani dallo stereotipo del giocatore ‘fighetto', tutto muscoli e con poco cervello, che ama i bolidi e gli abiti firmati, che ‘piace alla gente che piace'. In un'intervista alla Gazzetta ha ammesso: "E' importante gestire bene i soldi, altrimenti finita la carriera, a 35 anni, puoi trovarti sotto un ponte".

La madre dei fratelli Xhaka con la maglietta divisa a metà tra Svizzera e Albania
La madre dei fratelli Xhaka con la maglietta divisa a metà tra Svizzera e Albania
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Papà Xhaka era un'indipendentista kosovaro, messo in cella per motivi politici e poi costretto a emigrare verso la Svizzera per lasciarsi tutto alle spalle, compreso una terra che non dimenticherà mai e radici profonde che nessun esodo potrà mai recidere. La madre, la signora che allo stadio s'è recata con una maglietta recante la doppia bandiera (albanese ed elvetica), è divenuta il simbolo dell'integrazione e dell'accoglienza possibile, dell'amore materno che non ha vessilli, del valore della famiglia che prescinde da ogni cosa.

La famiglia prima di tutto. Granit e Taulant vi sono molto legati al punto da destinare larga parte del loro ingaggio (all'Arsenal Granit percepirà uno stipendio di 5 milioni a stagione) ai genitori. Sono loro a gestire le finanze, a far sì che i figli non sperperino quel denaro che è un dono prezioso: solo il 20% dei soldi percepiti transita sul conto corrente personale. "Ci hanno educati trasmettendo valori importanti e per questo siamo loro molto grati. A loro dobbiamo tutto", abbastanza da comprare una casa in Svizzera (a Basilea) e l'altra in Kosovo (a Pristina) ai genitori.

Tutto vero, i fratelli Xhaka sono così: hanno la testa a posto e nulla sembra poterli portare sulla cattiva strada. "Chi ha più soldi in banca non vale più di altri. Il denaro è solo carta, oggi c'è domani non più. Il nostro vero lusso è avere la famiglia".

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