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Giaba vuole Milano: Yaya Tourè-Inter, adesso si può fare

La moglie dell’ivoriano sta spingendo perché il marito accetti la proposta nerazzurra anche se economicamente inferiore. Impossibile pensare che si possano pagare gli 11 milioni attuali a stagione, anche con la nuova proprietà cinese. Ma Mancini insiste per il centrocampista e da oggi ha una alleata in più.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tra Yaya Tourè e l'Inter adesso spunta Gineba, la moglie del centrocampista ivoriano oggi in forza al Manchester City ma in uscita, verso Milano. Proprio la città in cui vuole abitare la consorte del giocatore che starebbe spingendo perché il marito accettasse la proposta nerazzurra, che ancora non c'è. Di Tourè e di Inter si parla oramai da un anno, da quando Roberto Mancini è tornato a sedersi su una delle panchine più scottanti dell'ultimo lustro. Un vecchio pallino del tecnico, ma che deve fare in conti con l'età che avanza del centrocampista e un ingaggio d'oro: a Manchester Tourè guadagna qualcosa come 11 milioni l'anno. Anche se all'Inter iniziasse l'era Suning con le casse piene di soldi, un emolumento del genere è impensabile: scatenerebbe un effetto domino verso l'alto che potrebbe avere conseguenze negative sulla gestione del Fair Play.

L'idea di fondo è contare sugli ottimi rapporti tra giocatore e allenatore. Se Mancini è sicuro che Tourè possa dare quel qualcosa in più al centrocampo interista nessuno sembra essere contrario: il tecnico è lui e le scelte le può fare serenamente anche in forza di ciò che verrà confermato domani, con il rinnovo della fiducia dei vertici cinesi che sono già a Milano e stanno preparando l'entrata in grande stile. Adesso, Mancini ha anche un'alleata in più, la moglie di Yaya, Giaba che vorrebbe provare l'esperienza della movida milanese.

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Il problema serio resta la parte economica dell'affare. Se è vero che Tourè sarebbe disponibile al trasferimento e firmerebbe un pluriennale è impossibile credere che l'Inter possa garantire lo stesso ingaggio che l'ivoriano è riuscito a strappare alla proprietà araba del City: 11 milioni l'anno. I nerazzurri una cifra del genere potrebbero metterla in campo solamente attraverso un piano economico pluriennale, spalmando la cifra in almeno 3-4 stagioni.

Ciò vorrebbe significare che per Tourè si tratterebbe dell'ultimo grande ingaggio: a 33 anni suonati e dopo una carriera vincente ma logorante, la spiaggia nerazzurra sarebbe l'ultima. Il rischio è quello che la consideri un pre pensionamento dorato in cui trascorrere gli ultimi anni senza oramai dover dimostrare nulla. Ma le convinzioni di Mancini sono differenti e se è vero che la nuova proprietà gli affiderà la guida tecnica nella linea della continuità con la gestione Thohir, allora bisognerà fidarsi delle scelte del tecnico e della sua visione di gioco.

 
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