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Lazio e Napoli si giocano il terzo posto, nella serata dedicata a Chinaglia

Reduce dalla sconfitta di Torino, il Napoli di Mazzarri è atteso da un’altra sfida cruciale sulla strada per la Champions League. Sabato sera, all’Olimpico, gli azzurri affronteranno la Lazio con l’obiettivo di agganciare i biancocelesti al terzo posto in classifica.
A cura di Alberto Pucci
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Napoli vs Lazio

Vincere per continuare a sperare – La corsa per l’ultimo piazzamento Champions, comincia ad entrare nel vivo. A otto giornate dal traguardo, Lazio, Napoli e Udinese, con Roma e Inter possibili outsider, si giocano le ultime chance per entrare nel “lotto” di squadre che parteciperanno alla prossima edizione che avrà come sede finale lo stadio di Wembley, a Londra. Sfumato il sogno di vedere una squadra italiana in finale, si comincia a pensare al prossimo anno e alla squadra che, preliminari permettendo, entrerà nei gironi con Milan e Juventus.

Juventus - Napoli

Dimenticare Torino – L’ordine del tecnico azzurro è stato chiaro: dimenticarsi i tre gol presi contro la Juventus e ripartire! Con due pareggi ed una sconfitta, nelle ultime tre gare, la squadra di Mazzarri sembra aver perso quella fiducia necessaria per rimanere agganciata a Lazio e Udinese. Premesso che questo turno, sulla carta, potrebbe favorire i friulani (che ricevono in casa il Parma), sarà il big match di sabato sera a svelare quante percentuali di qualificazione rimarranno a Cannavaro e compagni. Per il Napoli, che non vince in casa laziale dalla stagione 2008/2009, sarà un test decisivo. Un’eventuale sconfitta lascerebbe i partenopei a quota sei punti dalla Lazio: un divario che, con poche giornate da giocare, potrebbe anche essere incolmabile. Mazzarri, per evitare passi falsi, dovrebbe schierare una formazione a trazione anteriore con Hamsik a supporto del trio Pandev, Lavezzi e Cavani. Mancheranno quattro pedine importanti, quali Maggio e Dossena, infortunati e Gargano e Zuniga, fermati dal giudice sportivo. Sarà, inoltre, interessante capire come risponderà la squadra dopo le polemiche della vigilia. A poche ore dal match, le frizioni tra tecnico e presidente, sull’utilizzo dei giovani in squadra, potrebbero aver fatto perdere la giusta concentrazione agli undici che scenderanno in campo.

Edy Reja

I tormenti di Reja –  Ad aspettare gli azzurri, una Lazio ferita nel cuore, per la tragica scomparsa di Giorgio Chinaglia, debilitata nel fisico viste le assenze di Dias, Klose, Stankevicius, Lulic e quelle probabili di Matuzalem e Radu e sconfitta tre volte nelle ultime quattro settimane. 

“ Per loro, come per noi, sarà una finalissima. Sabato si deciderà gran parte del nostro destino! ”
Edy Reja
Tanti problemi per Edy Reja che è atteso da due “finali”, questa con il Napoli e la prossima, mercoledi dopo Pasqua, a Torino contro la Juventus, e dallo scontro diretto (alla 35esima) con l’altra pretendente al terzo posto: l’Udinese di Francesco Guidolin. Domenica scorsa, al Tardini, si è vista la brutta copia della Lazio che aveva, faticando, battuto il Cagliari in casa. Lotito e Reja lo sanno e hanno spronato la squadra in settimana: battere il Napoli vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sul terzo posto. Obiettivo che permetterebbe al presidente biancoceleste di progettare, per il futuro, una squadra sempre più forte, a cominciare dal talentino del Brescia El Kaddouri.

Emozioni forti  – Sarà una serata di forti emozioni quella che vivranno Edy Reja, che a Napoli allenò per cinque stagioni, e Mazzarri ancora alla ricerca della sua terza vittoria contro l’allenatore biancoceleste: nei dieci incontri tra i due mister, 4 vittorie di Reja, 3 pareggi e solo 2 vittorie per l’attuale tecnico del Napoli. Emozioni anche per Goran Pandev, che a Roma giocò dal 2004 al 2009 e per i due portieri: Marchetti e De Sanctis, alle prese con una sfida nella sfida per convincere Prandelli, ancora alla ricerca del vice Buffon. Il momento più toccante, però, sarà prima della gara quando tutto l’Olimpico di Roma tributerà un lungo applauso a Giorgio Chinaglia.

Giorgio Chinaglia

Il ricordo – Dopo le lacrime e l’ultimo saluto dai gradini del sagrato della chiesa del Cristo Re, a Roma, i tifosi si sono dati appuntamento allo stadio per gridare ancora il nome di Giorgio Chinaglia. Saranno diverse le iniziative dei tifosi e della società. Dando per scontato il lutto al braccio ed il minuto di silenzio, la Roma biancoceleste, ricorderà Chinaglia portando al centro del campo, e successivamente in panchina, la sua maglia numero nove, per la quale sembrerebbe ci sia l’intenzione di chiederne il ritiro definitivo. I compagni di “Long John”, che fecerò parte della Lazio scudettata del 1974, saranno poi in curva Nord per tributare ad uno dei simboli della storia laziale, un’ultimo commovente abbraccio.

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