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Zimmermann scopre il tumore alla testa ‘grazie’ a un brutto fallo. Operato, è salvo

Il 29 enne portiere dell’Heidenheim, Zimmermann, subisce una botta alla testa durante un match di Seconda divisione tedesca. La TAC gli diagnostica un cancro, lui gioca un’ultima partita poi si sottopone all’intervento: il tumore, benigno, è rimosso. Adesso sta bene.
A cura di Maurizio De Santis
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Un brutto fallo che gli ha salvato la vita. Zimmermann, 29 enne portiere dell'Heidenheim (seconda divisione tedesca), aziona il rewind e torna il indietro nel tempo allo scorso 8 novembre: partita contro il St. Pauli, un colpo alla testa rimediato dall'entrata ai limiti del regolamento di un avversario lo mette ko. Jan è stordito, barcolla, non bastano le cure dello staff medico per rimetterlo in sesto: non riesce a stare in piedi ed è costretto ad abbandonare il campo, accompagnato a spalla. Va in ospedale per sottoporsi a esami diagnostici e quella che sembrava una normalissima TAC si trasforma in un incubo. Zimmermann ha un tumore alla testa: dieci centimetri bastano per vedere la propria vita alla sprofondo (come sottolineato dal Frankfurter Allgemeine).

I dottori gli consigliano l'operazione d'urgenza lui, però, resiste quasi a voler esaudire l'ultimo desiderio della sua vita e di una carriera che immagina stroncate dal male silenzioso che lo ha aggredito: giocare ancora un match tra i pali dell'Heidenheim. Il 26 novembre scorso è finito sotto i ferri: l'intervento chirurgico s'è rivelato provvidenziale, il cancro (rivelatosi benigno) è stato del tutto rimosso. E' salvo, adesso dovrà attendere che le ossa del cranio si saldino e poi – dietro consulto medico – avere il via libera per tornare all'attività agonistica: "Quanto mi è capitato – ha ammesso il calciatore ai media tedeschi – mi ha segnato profondamente e reso più forte al tempo stesso. Però, ammetto che nel festeggiare il Capodanno ho pianto".

Engelbrecht in campo col defibrillatore. La sua è una storia ‘spacca-cuore' per davvero: Daniel Engelbrecht, 24 anni, ha rischiato di morire per un problema cardiaco. Dopo quattro operazioni al cuore e un defibrillatore impiantato sotto pelle, è tornato in campo il 22 novembre scorso assieme ai compagni di squadra dello Stuttgarter Kickers. La vita gli ha concesso una seconda opportunità.

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