Zidane, l’uomo delle ultime 4 Champions League del Real Madrid
Zinedine Zidane è il nuovo re di Madrid e d'Europa. Dopo 17 mesi al timone della squadra madrilena il tecnico francese ha portato a casa due Champions League, una Liga, una Supercoppa Europea e un Mondiale per Club. Era stato etichettato come raccomandato, sopravvalutato e "uomo di Perez", Zizou dopo l'esonero di Rafa Benitez ha dimostrato che con lo stesso gruppo di calciatori e qualche innesto qua e là si poteva fare la storia: sì, la storia del Real Madrid. La rosa di Zidane è riuscita a centrare la seconda Champions consecutiva, prima volta dalla modifica del formato della competizione del 1993, e il Doblete (Liga+Coppa dei Campioni) che mancava dal 1958 alla Casa Blanca. Insomma, non proprio robetta.
Zidane ha legato a doppio filo la sua vita con il madridismo dall'estate del 2001, quando proprio Florentino Perez lo portò nella capitale spagnola dalla Juventus per 150 miliardi di lire. Da quel momento il Real è sempre stata la sua casa e da ieri sera è negli almanacchi del calcio europeo. Il tecnico delle merengues ha commentato così ai microfoni di Premium Champions la vittoria della Champions League contro la Juventus:
Io genio? Non ero scarso prima e non so un genio adesso. Sono un appassionato del calcio, lavoro tanto con il mio staff e l’unica cosa che so è che sono in un grande club. Il mio futuro ancora a Madrid? Siamo contenti, adesso dobbiamo solo pensare a riposarci.
Da quando è approdato a Madrid Zidane ha scritto pagine importanti di questo club e ha messo lo zampino nelle ultime quattro vittorie europee della Casa Blanca: dalla nona Champions del 2002 alla Decima, con Carlo Ancelotti, fino all'undicesima e alla dodicesima da primo allenatore.
2001/2002: Novena
Cross di Roberto Carlos da sinistra, Zidane impatta al volo di sinistro e con una coordinazione perfetta infila la palla alle spalle di Butt. Il Bayer Leverkusen aveva appena pareggiato con Lucio ma il francese ha voluto firmare così la finale di Glasgow e la sua prima vittoria continentale.
2013/2014: Decima
Zinedine Zidane dal 9 luglio 2013 diventa vice di Carlo Ancelotti, appena arrivato a Madrid per provare a vincere la tanto agognata e sperata Decima, e mantiene parallelamente il ruolo di direttore sportivo. Con il tecnico italiano Zizou aveva lavorato alla Juventus e riesce ad essere un ottimo collante con lo spogliatoio e a far integrare subito Carletto in casa Real. Nella finale di Lisbona con l'Atletico Madrid, vinta per 4-1 dopo i supplementari, si rendono protagonisti di un siparietto con entrambi che danno indicazioni nel medesimo modo.
2015/2016: Undecima
La stagione successiva alla vittoria della Champions con Ancelotti, Zidane finisce a guidare il Real Madrid Castilla e dopo l'esonero di Rafael Benitez viene catapultato sulla panchina della squadra A a metà stagione. Con immensa sorpresa di tutti, i merengues conquistano la finale di Milano e battono per la seconda volta consecutiva i cugini dell'Atletico Madrid, stavolta ai rigori. Dall'approdo di Zidane alla vittoria della Champions sono passati 5 mesi.
2016/2017: Duodecima
A distanza di dodici mesi il tecnico francese ha rivinto la Champions League dopo aver battuto in finale la Juventus per 4-1 con una gara quasi perfetta, soprattutto nella ripresa, che ha distrutto le velleità della sua ex squadra. In mezzo è arrivato il trionfo in Liga, mancava da 5 anni, e le vittorie in Supercoppa Europea e nel Mondiale per Club.
A dire il vero, il Real Madrid faceva parte della sua carriera già prima, dato che lo aveva affrontato nella finale del 1998 con la Juventus (persa dai bianconeri per 1-0), ma magari non glielo ricordiamo proprio ora che della capitale spagnola ne è divenuto l'idolo e il simbolo insieme a Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos. Dopo 17 mesi al timone dei blancos Zidane è già nella storia del club più importante e titolato del mondo e al posto delle battute e gli editoriali ironici ora ci sono soltanto applausi ed elogi. La verità è che, come ha ammesso lo stesso Zizou, ‘non era scarso prima, non è un genio adesso' ma questo fa capire la mentalità di un ragazzo che nella sua carriera ha sempre lavorato sodo per raggiungere gli obiettivi e, pur con qualche errore, ha sempre tenuto un livello e un rendimento alto. Alcuni lo definiscono "il tecnico che non fa nulla", altri "solo un buon amministratore": può essere tutto questo o niente, ma Zinedine Zidane, in soli 17 mesi, è entrato nella storia del calcio anche come allenatore.