Zeman: “Potevo allenare Inter, Milan o Real. Ma il sistema non mi volle”
"Avrei potuto allenare Inter, Milan oppure il Real Madrid ma il sistema non mi voleva". A tutto campo, come sempre. Zeman ne ha per tutti e al giornale ‘Avvenire' racconta se stesso, la propria carriera, i tonfi e i trionfi, le battaglie vinte e quelle perse, l'ostracismo che s'è scatenato nei suoi confronti quando lanciò il sasso nello stagno. "Il calcio deve uscire dalle farmacie", disse quando denunciò l'abuso di medicinali e integratori speciali per migliorare le prestazioni dei calciatori. Da allora, nonostante le magagne scoperchiate dalle inchieste, non c'è stato più spazio per lui nel calcio italiano se non in maniera pregiudiziale, molto marginale. "Ho pagato cara quella frase – ha ammesso il boemo – che ha influito sulla mia carriera. Avrei potuto allenare il Milan, l'Inter oppure il Real Madrid ma il sistema non mi voleva. Però per me Licata, Foggia o Pescara, nella mia idea di calcio hanno lo stesso valore del Real o del Barcellona".
La nazionale siciliana. Così Zeman ha definito il ‘suo' Licata, una sorta di ‘cantera' siciliana. "Sette, otto giocatori erano cresciuti con me nel settore giovanile, una volta arrivati in prima squadra giocavano a occhi chiusi, non dovevo dire più niente".
L'accusa: non ha mai vinto in carriera. A chi lo ha attacca con queste argomentazioni il boemo replica alla sua maniera, partendo all'attacco: "Io non avrò vinto niente, ma non ricordo altri che hanno conquistato qualcosa con Foggia, Licata o Pescara… Di sicuro con me i presidenti, anche di Lazio e Roma, hanno guadagnato visto tutti i giovani che ho contribuito a lanciare".
Dall'Italia alla Svizzera, alla guida del Lugano. In finale di Coppa nazionale c'è la sua squadra, magari questa è la volta buona… "Alleno ancora perché mi diverto – ha concluso Zeman -. Non cerco altro, diversamente con quel che si vede in giro e i personaggi che circolano, avrei smesso da un pezzo".