Zapata non basta. Milinkovic-Savic e Caicedo ribaltano la Samp. Bastos e Immobile opachi
Nel posticipo della 15a giornata la Lazio espugna il campo della Sampdoria con un 2-1 in rimonta conclusa nei minuti finali con la rete del neoentrato Felipe Caicedo. A passare in vantaggio al Ferraris però erano stati i padroni di casa con il gol del solito Duvan Zapata raggiunti poi da Sergej Milinkovic Savic che a 10 minuti dal termine della gara risolve una mischia in area doriana battendo Viviano. Un match molto equilibrato quello andato in scena questa sera con entrambe le squadre che non si sono risparmiate andando fino alla fine alla ricerca della vittoria, decisa proprio nei minuti di recupero dalla rete dell’ecuadoregno. Andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori calciatori della sfida di Marassi tra la Sampdoria di Marco Giampaolo e la Lazio di Simone Inzaghi.
Top, chi può sorridere e perché
Zapata: il centravanti perfetto per la Samp
Un gol da centravanti vero (anche se gran parte del merito va condiviso con Fabio Quagliarella autore di una sponda di testa illuminante) e poi il solito grande apporto sia sotto il piano fisico che tecnico. Facendo a sportellate per tutta la gara con i centrali biancocelesti. Inoltre dà il suo prezioso contributo ai compagni della difesa quando la spinta della Lazio si fa molto più forte. Duvan Zapata anche in questa occasione ha dimostrato di essere sempre più determinante in quel meccanismo quasi perfetto creato da Marco Giampaolo. E pensare che quando è arrivato per sostituire Muriel molti a Genova (e non solo) storcevano il naso.
Praet: la ‘creatura’ di Giampaolo prende forma
Prima di arrivare alla Sampdoria e di finire sotto le “sapienti” mani di Marco Giampaolo, Dennis Praet giocava da trequartista senza occuparsi minimamente della fase difensiva. Oggi invece il belga è una delle mezzali più complete dell’intera Serie A riuscendo a mettere al servizio della sua squadra tutta la sua qualità in possesso di palla abbinata però al sacrificio messo in campo con i continui ripiegamenti difensivi quando il pallone lo hanno invece gli avversari. E anche contro la Lazio l’ex Anderlecht non ha assolutamente disatteso le aspettative risultando uno dei migliori del match fin quando è stato in campo.
Milinkovic – Savic: quantità e qualità al Ferraris
Non è quel Sergej Milinkovic – Savic straripante visto più volte quest’anno e durante la scorsa stagione, ma il serbo al Ferraris, oltre al solito contributo sul piano fisico offerto vincendo quasi tutti i duelli aerei con gli avversari, a sprazzi regala anche qualche giocata illuminante mostrando tutta la sua tecnica. Non sarà al top della condizione ma il suo contributo sia in per quantità che per qualità riesce a darlo sempre e comunque e, in una partita così equilibrata (giocata su un terreno di gioco non in perfette condizioni), tanto gli basta per finire tra i migliori in campo. Il gol dell’1-1 trovato in mischia sembra essere la ciliegina sulla torta di un’ottima prestazione, ma la vera perla è l’azione che porta al gol di Caicedo nei minuti di recupero e che ha consegnato alla Lazio tre punti fondamentali.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Bastos in serata no
Di certo al di sotto del proprio standard la prestazione fornita invece a Marassi da Bastos. Il difensore biancoceleste soffre sia le iniziative offensive di Dennis Praet che la fisicità di Duvan Zapata, quando il centravanti doriano si allarga dal suo lato. Non è un caso che le azioni più pericolose della Sampdoria nascano tutte dalla sua zona di competenza. A ciò si aggiunge anche una certa imprecisione in fase d’impostazione. Per fortuna della Lazio alle sue defaillances sono riusciti spesso a metterci una pezza i vari De Vrij, Radu e Strakosha, anche se i tre in occasione del gol di Zapata, lasciato libero proprio dall’angolano, nulla hanno potuto. Nessuna sorpresa dal fatto che quando Inzaghi lo ha richiamato in panchina facendo entrare Patric al suo posto la Lazio ha cambiato marcia andando addirittura a ribaltare la gara.
Non è il solito Immobile
Certo, ci aveva abituato troppo bene in questo avvio di stagione, e forse proprio per questo motivo un Ciro Immobile che pur avendo delle occasioni non riesce a trovare la rete fa sempre clamore. A parte il digiuno da gol però l’attaccante biancoceleste non è sembrato il solito attaccante in grado anche da solo di mettere in costante apprensione il reparto difensivo avversario, anzi pur non disputando una grandissima gara i due centrali blucerchiati Silvestre e Ferrari non hanno faticato granché per contenerlo. La cosa positiva è che pur essendo in una serata non particolarmente favorevole è riuscito comunque a crearsi qualche occasione per segnare ed è stato comunque decisivo nel gol vittoria di Caicedo.