Zanetti ‘convoca’ Icardi in Nazionale: “Vale una maglia da titolare nell’Argentina”
Un cartello vero e proprio ha impedito fino ad oggi a Mauro Icardi di vestire la maglia della nazionale argentina. Una scelta dettata da motivazioni extra calcistiche che non vogliono vewdere l'attaccante dell'Inter andare in Seleçion. C'è chi dice che è per volontà del Pibe de Oro che ha ancora immensa influenza nelle scelter dei vari ct e della federcalcio argentina, chi dice che siano semplicemente scelte tecniche e di esigenze tattiche e chi non considera Icardi a livello dei suoi connazionali titolari. Fatto sta che con il rendimento di Maurito all'Inter è difficile capire perché non possa avere almeno una chance in Nazionale. Così si sono sviluppate due fazioni, una pro e una contro. A favore di Icardi, ovviamente c'è anche il connazionale, nonché vice presidente dell'Inter Xavier Zanetti.
Mauro Icardi è da tre stagioni tra i più prolifici attaccanti della nostra serie A. Ancora giovanissimo si è fatto le ossa al Barcellona per poi passare alla Sampdoria ed esplodere nell'Inter. Dove, ha ance condiviso insieme a Luca Toni il titolo di capocannoniere. Insomma, tanti goal segnati con la maglia dell'Inter di cui è anche il capitano ma nessuna chiamata dalla Nazionale argentina. Un problema? Sì, perché il motivo non c'è o meglio ce ne sono tanti e nessuno sembra valido. E' questo lo strano destino di Mauro Icardi, profeta a Milano e non in patria, con il ct Edgardo Bauza che di convocarlo non sembra avere proprio voglia, forse per pressioni contingenti.
Ma c'è chi per Icardi è pronto a fare follie. Intervistato ai microfoni della radio argentina ‘Radio 10', il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti ha preso le difese del bomber connazionale, non capendo del perché di una così costante esclusione: "Credo che meriti una possibilità per tutto quello che sta facendo con la maglia dell'Inter. Penso che prima o poi arriverà anche il suo momento e magari potrà dare una mano alla Nazionale in vista dei prossimi Mondiali. Qui all'Inter è il capitano e tutti lo rispettano, vale la Nazionale".
