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Yaya Tourè e la paura dei tifosi del Napoli al San Paolo: “Un problema in più per noi”

In centrocampista del City è uno dei tre reduci – insieme ad Aguero e Silva – della disfatta al San Paolo del 2011. Quando in panchina c’era Walter Mazzarri e in campo un Napoli diverso dall’attuale. Ma lo stesso pubblico, con la sua carica che anche mercoledì sera spingerà i partenopei a provare l’impresa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Giocare al San Paolo mette apprensione, sempre. Figuriamoci per chi c'è già stato, da avversario e ha pagato dazio. Come Yayà Tourè e il suo Manchester City targato 2011, quando gli inglesi crollarono sotto i colpi partenopei per 2-1. Altri, tempi, altro calcio, ma soprattutto altro Napoli. Quello di mercoledì sera si presenterà più affamato che mai, pronto a strappare un successo che saprebbe di qualificazione. E che è nelle possibilità di una squadra che già a Manchester ha tenuto testa al City di Guardiola, spaventandolo e sfiorando l'impresa. Per il centrocampista del City, il ricordo è ancora vivido e il timore di ricadere in quegli antichi errori, anche.

Da Mazzarri a Sarri

Allora c'era Walter Mazzarri in panchina a Napoli, in uno dei primi progetti tecnici costruiti da De Laurentiis, propedeutico a ciò che oggi rappresenta il Napoli: una realtà concreta e solida passata dal lavoro di Mazzarri come per quello di Benitez fino a sfociare in Maurizio Sarri. E ripartendo dal City. Perché la sfida del San paolo sarà decisiva per le sorti in Champions dei partenopei.

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Il pubblico del San Paolo

Sette anni fa finì col successo del Napoli, e per Yaya Tourè, Sergio Aguero e David Silva  – unici superstiti di quei Citizens – il ricordo è ancora impresso nella mente. se non per la formazione che affrontarono, almeno per l'ambiente che incontrarono: "La cosa che m’impressionò di più fu il pubblico. Un tifo caldissimo, spettacolare. Il San Paolo è uno stadio che non ti lascia indifferente"

Il problema in più per Tourè

Un po' ciò che il Manchester si ritroverà a dove affrontare mercoledì sera: un pubblico pronto a giocarsi insieme ai giocatori in campo, il tutto per tutto in Champions con l'avversario più forte del girone: "Un sostegno come quello del pubblico di Napoli mi preoccupa per la carica che dà alla formazione di casa. Nei momenti di difficoltà, fan come quelli del Napoli possono essere determinanti. L’atmosfera del San Paolo è un problema in più per tutti, anche per noi".

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