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West Ham, salta l’acquisto di Barton dopo le proteste dei tifosi

Il calciatore, passato alla storia per le sue intemperanze dentro e fuori dal campo, non vestirà la maglia degli Hammers.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Niente West Ham per Joey Barton: la trattativa per portare il centrocampista classe 1982, ex di Manchester City, Newcastle, Queens Park Rangers e Marsiglia, è saltata ufficialmente dopo le proteste dei tifosi degli Hammers, fermamente contrari al suo ingaggio. A darne la notizia è stato David Gold, il presidente del West Ham, sul proprio account Twitter. "A causa delle speculazioni, Joey Barton non farà parte del West Ham", ha scritto con un velo di amarezza il numero uno della formazione londinese. I tifosi hanno contestato l'ingaggio del calciatore a causa del suo comportamento particolarmente violento ed aggressivo, spesso anche contro tifosi e compagni di squadra.

"Non ho nessun risentimento, volevo ringraziare quei tifosi del West Ham che mi hanno mandato tanti bei messaggi sui social network e soprattutto su Twitter", ha spiegato il diretto interessato, "ma ovviamente con un carattere come quello del sottoscritto, ci sono stati anche uno o due messaggi non tanto affettuosi. Sentivo che il West Ham poteva essere il club giusto per me", ha proseguito Barton, "dove avrei potuto fare bene ed offrire davvero qualcosa alla squadra. Auguro loro tutto il meglio per il futuro".

La carriera di Joey Barton è sempre stata al centro del ciclone per i suoi particolari comportamenti: cresciuto nelle giovanili dell'Everton, nel 2002 passa al Manchester City dove disputa cinque stagioni ad alto livello, ma caratterizzate da intemperanze di vario tipo. Durante una cena di squadra nel 2004, spegne una sigaretta nell'occhio di Jamie Tandy, all'epoca giocatore delle giovanili del City. L'anno dopo viene allontanato dal ritiro per aver aggredito un tifoso dell'Everton di quindici anni. Nel 2007 gli viene contestata un'aggressione verso un tassista di Liverpool, quindi nel 2009 la goccia che fa traboccare il vaso e che convince il club a cederlo: in seguito ad una vera e propria aggressione verso Ousmane Dabo, suo compagno di squadra arrivato l'anno prima dalla Lazio, gli provoca il distaccamento della retina.

Messo in lista trasferimento, passa così al Newcastle per quasi 6 milioni di sterline, ma i tanti infortuni ne condizionano il rendimento. Nel maggio 2009 viene sospeso dopo un'acceso diverbio con Alan Shearer in seguito ad un'entrataccia su Xabi Alonso. Un anno dopo è ancora protagonista in negativo, quando colpisce violentemente Morten Pedersen, giocatore del Blackburn Rovers, al petto. Passa così al QPR, dove diventa anche capitano: ma nel maggio 2012 ci ricasca, proprio in un match contro il Manchester City, quando colpisce con una gomitata Carlos Tévez a palla lontana, poi prende a calci Sergio Aguero ed infine "conclude" in bellezza tentando di colpire con una testata Vincent Kompany. Viene portato fuori di peso dai suoi compagni, ma il giudice sportivo inglese gli rifilerà dodici giornate di squalifica. Dopo dei passaggi al Marsiglia e poi di nuovo al QPR, sembrava destinato a vestire la maglia del West Ham. Almeno fino a quanto i tifosi non si sono sollevati.

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