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Wayne Rooney, l’uomo dei record

Rooney ha nemmeno trent’anni ha segnato più di 300 gol e ha vinto 15 trofei. Nel 2015 probabilmente diverrà il più grande bomber di sempre dell’Inghilterra e del Manchester United.
A cura di Alessio Morra
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Wayne Rooney è il prototipo perfetto del calciatore inglese. Perché combina elementi meravigliosamente moderni e elementi da giocatore britannico di una volta. L’attaccante del Manchester United è un grande lottatore, è un trascinatore, è un giocatore che in campo sa fare la differenza e soprattutto sa mettersi a disposizione della squadra. Ma Rooney agli inglesi piace perché mescola carattere, classe, gol, vittorie a episodi particolarissimi che vedono storicamente protagonisti solo i calciatori britannici. Rooney pochi giorni fa è balzato agli onori delle cronache perché è stato scoperto che tirava pugni in casa con il cugino, mentre qualche anno fa alla cena di fidanzamento con Coleen i parenti dei due scatenarono una rissa nel locale. L’oggetto del contendere? La rivalità tra Everton e Liverpool. Rooney, che ha una bacheca stracolma, in questo 2015 si appresta a centrare dei record straordinari e dal prossimo anno proverà a vincere nuovamente qualcosa di realmente importante con il Manchester United.

Esordio da favola con l’Everton – Wayne brucia le tappe. A 16 anni e 10 mesi debutta in Premier League con l’Everton, con cui pochi mesi prima aveva vinto la FA Cup giovanile. Il primo gol lo realizza al Tottenham, ma la scena inglese Rooney se la prende il 19 ottobre 2002. L’Everton di Moyes sfida l’Arsenal, imbattuto da 30 partite. Rooney con un tiro a giro dal limite dell’area batte Seaman all’ultimo minuto e firma il gol della vittoria. Di gol in realtà poi non ne arrivano moltissimi, ma il suo talento è sotto gli occhi di Eriksson, che lo convoca in Nazionale e se lo porta all’Europeo portoghese e a Sir Alex Ferguson che sborsa 39 milioni di euro per portarlo allo United nell’estate del 2004. Rooney con lo United cresce in modo enorme. I gol sono sempre di più, il tandem d’attacco con Cristiano Ronaldo è splendido. Ma titoli non ne arrivano. Perché in Premier domina Mourinho, mentre in FA Cup nel 2005 lo United si arrende nella finale di Cardiff ai rigori all’Arsenal.

I trionfi con lo United – Quando Rooney e Ronaldo fanno un ulteriore salto di qualità non ce n’è per nessuno. Il Manchester United vince per tre volte di fila la Premier League (’07, ’08, ’09) e soprattutto torna sul tetto d’Europa. Nella finale di Mosca i Red Devils dopo un’interminabile serie di rigori sconfiggono il Chelsea nella finale di Champions League 2008. Sir Alex vince pure la Coppa Intercontinentale. Lo United è forte, è sicuro di sé, sembra uno schiacciasassi e arriva a un passo dal bis europeo. A Roma però Sir Alex viene sconfitto dal Barcellona di Messi e Guardiola che sta per iniziare un ciclo. Rooney continua a segnare, ma il Manchester per un anno passa la mano anche in patria. Poi ritorna grandissimo anche senza Cristiano Ronaldo, passato al Real Madrid. Nel 2011 i Diavioli Rossi vincono il 19° titolo e tornano in finale di Champions, a Wembley perdono ancora con il Barcellona, il gol di Rooney in finale è inutile. Wayne vince un altro titolo nel 2013, ma nel giorno dell’addio di Sir Alex lui non festeggia perché vuole andare via. Firmerà un ricchissimo contratto, resterà e si prenderà la fascia di capitano.

Inghilterra – L’esordio con la nazionale avviene nel febbraio 2003. Rooney era ancora minorenne. Di gol ne ha segnati tantissimi, di partite ne ha già giocate più di cento (e sulla carta d’identità gli anni non sono ancora trenta). Ma nelle grandi manifestazioni è mancato quasi sempre. Alla vigilia dei Mondiali 2006 e 2010 è sfortunato, perché si fa male proprio a poche settimane dal via. Partecipa a entrambe la manifestazioni ma non brilla. A Brasile 2014 arriva finalmente un gol in Uruguay-Inghilterra, non basta perché Suarez ne fa due. Gli inglesi disputano il peggior Mondiale di sempre, e Rooney era il capitano di quella strada. Nell’Europeo francese Wayne proverà a essere decisivo finalmente anche con la meravigliosa maglia bianca dell’Inghilterra.

A un passo da grandissimi record – Rooney sta dimostrando di essere un fenomeno di longevità. Perché non è abituale che chi inizia la carriera da ragazzino riesca poi a mantenere un livello altissimo per così tanto tempo. Rooney con ogni probabilità batterà molto presto alcuni dei primati più importanti della storia del calcio inglese. Il record di gol con la maglia della Nazionale è vicinissimo. L’attaccante ha realizzato 47 gol, Lineker è a un passo. Sir Bobby Charlton a due. Un giorno non lontanissimo Wayne diverrà anche il calciatore con il maggior numero di presenze con la Nazionale inglese. Per superare Shilton (125 partite) servono altre ventitré presenze. Entro la fine del 2015 Rooney dovrebbe diventare anche il più grande bomber di sempre del Manchester United. Il ventinovenne ha realizzato 229 gol in 472 partite. Lo scozzese Dennis Law ne ha siglati 237, Bobby Charlton ne segnò 249.

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