“Voglio esserci a tutti i costi”, così Higuain s’è caricato per la gara col Napoli
Da solo contro i 56mila del San Paolo. Da solo (e lasciato solo) contro la difesa del Napoli che ha bucato due volte: miracolo di Pepe Reina sulla prima (si ripeterà anche su Matuidi), niente da fare sulla seconda. Da solo Gonzalo Higuain ha mostrato – come dirà Sarri nel post partita – che se hai 90 milioni in meno in cassa ma un calciatore che ti fa la differenza puoi vincere in campo nel bilancio. Da solo contro tutti, così s'è caricato il Pipita accolto dai fischi e dagli insulti del San Paolo: non ha abbassato il capo né s'è lasciato prendere dall'emotività.
Vado, l'ammazzo e torno (vincitore). Freddo, ha lasciato che a parlare fossero le sue qualità di giocatore che ha giocato nel Real e sa cosa significa avere il fiato sul collo della folla, di attaccante letale quando nell'aria fiuta il gol. Le legge dell'ex è sentenza nel calcio: cinque gol su cinque gare ufficiali segnati agli azzurri, bastano questi numeri per spiegare come l'argentino abbia l'istinto del killer. Sa quando, come e dove colpire.
Puoi solo sperare nella buona sorte o che stia male. Né l'una né l'altra ipotesi hanno assistito il Napoli di Sarri tradito dai tre tenori stanchi e con poca voce per recitare acuti e scompaginare una Juventus quadrata, serrata nei ranghi, calibrata a misura d'avversario, umile e soprattutto decisa a vendere cara la pelle. Fattori che agli azzurri (pardon, ai grigi per quella malsana idea di scegliere una maglia che piace al marketing ma è un pugno nell'occhio) sono mancati in maniera palese: hanno poca birra in corpo e nemmeno le ‘duracell' dietro la schiena. Senza brillantezza là davanti e ricambi adeguati (Milik in attacco, Ghoulam sulla corsia mancina) che aiutino nel turnover e offrano varianti tattiche anche il Napoli che piace in Europa diventa piccolo, piccolo.
"Voglio esserci, farò di tutto per giocare". Chi credeva che l'infortunio e l'operazione alla mano potessero fermare Gonzalo Higuain si sbagliava. Anzi – secondo un retroscena rilanciato dalla Gazzetta – proprio la sicumera espressa da Edoardo De Laurentiis ("non gioca? peccato, volevo dargli quattro palloni") sembra hanno restituito nuovo smalto al calciatore. "Voglio esserci e farò di tutto per essere in campo". E' questa la frase che – secondo indiscrezioni – avrebbe mormorato ai compagni di squadra in palestra quando, lette le parole del vice-presidente azzurro – avrebbe reagito moltiplicando le energie e anestetizzando il dolore con un'infiltrazione. Gli altri fischiavano, lui segnava. Core ‘ngrato per i napoletani, cuor di leone per la Juventus. E' il Pipita, bellezza.