Vicari, che regalo! Icardi e Perisic assenti ingiustificati, Paloschi provvidenziale
L’Inter di Luciano Spalletti continua a rimandare l'appuntamento con la vittoria. A Ferrara i nerazzurri, nonostante una prestazione non brillante, erano riusciti a passare in vantaggio grazie ad un clamoroso autogol di Francesco Vicari, ma vengono poi raggiunti nel finale dal gol del neoentrato Alberto Paloschi che decreta l'1-1 finale. L'ultimo successo dei meneghini crimane così datato 3 dicembre 2017. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida del Mazza tra la Spal di Leonardo Semplici e l’Inter di Luciano Spalletti.
Top, chi può sorridere e perché
Cancelo decisivo
Spostato sulla fascia sinistra Joao Cancelo è sembrato in difficoltà soprattutto all’inizio, sbagliando diversi palloni e soffrendo la vivacità di Manuel Lazzari. Con il passare dei minuti però il portoghese si ambienta nella nuova posizione e comincia a dare quel contributo offensivo che ci si aspetta da un terzino di spinta come lui: dai suoi piedi nasce il gol del vantaggio nerazzurro e la stragrande maggioranza delle occasioni create dall’Inter nel secondo tempo.
Skriniar è il solito muro
Ancora una volta Milan Skriniar finisce tra i migliori del match. Anche contro la Spal il centrale difensivo slovacco gioca una gara senza sbavature controllando con discreta facilità gli attaccanti spallini. L’unica cosa che gli si può rimproverare sono alcuni falli evitabili dettati dalla troppa foga che però non inficiano la buona prestazione dell’ex Sampdoria.
Viviani dominatore del centrocampo
È di gran lunga il migliore tra le fila della Spal. Federico Viviani è l’assoluto padrone del centrocampo riuscendo al contempo sia a dare il proprio contributo in fase d’interdizione che in quella di costruzione del gioco. Dal suo educatissimo piede nascono inoltre le occasioni più pericolose create dai padroni di casa in questo match. Sembra pronto per il grande salto.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Che fine ha fatto il vero Perisic?
Gara anonima per il laterale sinistro Ivan Perisic. Il croato non entra mai nel vivo del gioco e quelle poche volte in cui riesce a farsi servire dai compagni non riesce a superare il diretto avversario e a creare occasioni importanti, a parte l’assist servito a Matias Vecino in occasione della conclusione neutralizzata da un ottimo intervento del giovane Meret. Continua dunque il periodo no dell’ex Wolfsburg.
Vicari, che regalo!
Fino all’episodio che ha dato una svolta al match era stato uno dei migliori in campo, ma l’errore di Francesco Vicari è troppo clamoroso per non farlo finire tra i flop di questa partita. Il suo tocco che ha battuto l’incolpevole Meret è tanto inspiegabile (data l’assenza di attaccanti interisti) quanto pesante nell’economia della gara.
Brozovic spento
Doveva essere l’uomo deputato a fare da raccordo tra il centrocampo e l’attacco nerazzurro, e invece Marcelo Brozovic non riesce quasi mai a farsi trovare alle spalle della folta linea mediana dei padroni di casa senza riuscire mai quindi ad essere pericoloso né in fase di conclusione né in quella di assistenza, tant’è che più di una volta Mauro Icardi durante il match gli rimprovera proprio di esser troppo isolato contro la difesa ferrarese. La sua prestazione, come quella del connazionale Perisic, migliora quando l’Inter trova il vantaggio e la Spal di conseguenza è costretta a lasciare più spazi, ma per giocatori di questo calibro rimane comunque troppo poco.
Icardi assente ingiustificato
Un solo pallone toccato in area, una sola conclusione verso la porta avversaria (finita ampiamente a lato), poco movimento e poco sacrificio in fase di pressing e recupero palla. La partita di Mauro Icardi contro la Spal non è sicuramente da incorniciare. Certo, viene lasciato un po’ troppo isolato (e poco servito) dai suoi compagni di squadra, ma da un attaccante per il quale i 120 milioni di euro della sua clausola rescissoria sembrano pochi ci si aspetta sicuramente molto di più.