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Ventura compie 70 anni nel silenzio più assoluto, imposto dalla Figc

Fino a giugno non potrà rilasciare alcuna dichiarazione relativa alla sua avventura sulla panchina dell’Italia. Anche se, esonerato, è ancora un dipendente federale finchè non gli scadrà il contratto e verrà nominato il suo sostituto.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ex ct azzurro Gian Piero Ventura è in attesa di sapere chi lo sostituirà sulla panchina azzurra. Dopo la debacle che ha portato all'eliminazione dai mondiali in Russia, il tecnico si è preso una lunga pausa pur restando un tesserato della FIGC. E mentre i vertici federali si stanno dando da fare per fornire il tanto atteso e decantato capovolgimento di fronte che dovrebbe dare il rilancio del nostro movimento a livello nazionale internazionale, Ventura si gode le proprie vacanze nel relax di spiagge assolate e mari cristallini per festeggiare il suo 70mo compleanno.

Un silenzio rumoroso

Lui non parla, non può nè deve perché è ancora ct, destituito dalla carica ma tecnicamente Ventura ricopre quel ruolo che gli verrà tolto unicamente quando verrà nominato il suo sostituto. Il silenzio di questi mesi, dunque, non è voluto per caso, Ventura non si è nascosto e non si è nemmeno rifiutato di parlare. Semplicemente, per conoscere il Ventura pensiero bisognerà aspettare giugno quando scadrà il contratto con la Figc. Fino ad allora a farla da padrona sarà il silenzio obbligato.

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Ancora a libro paga Figc

Il tecnico, infatti, è stato esonerato dalla Federcalcio dopo la storica eliminazione dell'Italia dai Mondiali, è ancora un dipendente della Figc. Come sia realmente andata l'avventura azzurra non è dato ancora a sapere se non per interposte persone, ricostruzioni, dietro le quinte mai certificati e qualche illazione di troppo.

Gli ultimi mesi di polemiche e frizioni

L'unica certezza è che i mesi conclusivi della esperienza alla guida dell'Italia da parte di Ventura sono stati difficili e segnati da numerose fratture non solo con le istituzioni del calcio ma anche con gli stessi giocatori. Una situazione che era diventata insostenibile al punto che secondo alcuni in caso di qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia si sarebbe fatto da parte.

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