Varsavia, i tifosi del Legia aggrediscono la squadra: pugni, calci e schiaffi ai giocatori
Ancora un episodio di assoluta violenza nel mondo del calcio che arriva dall'Europa dell'Est. Per la precisione in Polonia, a Varsavia dove i tifosi del Legia se la sono presa in massa coi loro stessi giocatori, colpevoli di aver perso malamente (3-0) contro il Lech Poznan. Dopo la partita 50 arrabbiatissimi ultrà hanno aspettato la squadra nel parcheggio e il loro capo è salito sul bus intimando a tutti di scendere. Da lì è degenerato il tutto con pugni e schiaffi nei confronti di giocatori e dirigenti. Senza che vi fosse alcun agente in servizio.
L'aggressione alla squadra
Calci, pungi e schiaffi
Un episodio vergognoso e inqualificabile che però non è il primo che coinvolge i tifosi del Legia. Ma il dopo gara contro il Poznan non ha precedenti per la premeditazione e la violenza gratuita. Qualche giocatore si è preso uno schiaffone in faccia, qualcun altro un colpo in testa, mentre il vice allenatore Aleksandar Vukovic avrebbe rimediato un pugno da parte dei propri tifosi che alla fine, raccontano le cronache, se ne sono andati soddisfatti.
Nessuna sicurezza
Non prima di aver terrorizzato nuovamente la squadra, avvertendola di essere pronti a ritornare se non arrivassero punti nelle prossime gare. Il grave episodio ha avuto evidenti risvolti anche in tema di sicurezza perché pare non ci fosse alcun agente ad assicurare l'incolumità dei giocatori, permettendo così agli ultrà di agire indisturbati.
I precedenti dei tifosi del Legia
Il teppismo a Madrid e il pestaggio con l'Ajax
I tifosi del Legia sono conosciuti in tutta Europa per la violenza e gli atti di teppismo. Come quando seminarono il panico per le strade di Madrid prima della sfida in Champions League contro il Real o quando, a febbraio di quest'anno, pestarono a sangue una cinquantina di tifosi dell'Ajax che stavano bevendo in un bar poco prima della sfida di Europa League. Tutti episodi che sono al vaglio dell'Uefa e che fanno della tifoseria del Legia una delle più pericolose di tutta Europa.