Vardy, tabacco e Red Bull per trascinare l’Inghilterra a Euro 2016
L’arma segreta di Jamie Vardy? Tabacco da masticare e una lattina di Red Bull. Il centravanti che spera di trovare una maglia da titolare in vista della delicata sfida contro il Galles nella seconda giornata della fase a gironi di Euro 2016, è stato immortalato in una foto destinata a far discutere. Al ritorno dagli allenamenti, il bomber del Leicester ha lasciato il terreno di gioco dirigendosi verso il pullman, con una scatola di sacchetti di nicotina in mano e una famosa bevanda energizzante nell’altra.
Red Bull e tabacco, un'abitudine per Vardy
Vardy che potrebbe rimanere a Leicester nonostante l'offerta dell'Arsenal, non ha ovviamente commesso alcun reato di doping, anche se entrambi gli stimolanti sono presenti nella lista di monitoraggio della World Anti-Doping Agency. Il loro utilizzo è considerato vietato solo se usato in gara. Interrogato dal Daily Mail un portavoce della FA ha evidenziato appunto che il giocatore è in linea con le normative, mentre lo staff medico dell’Inghilterra è perfettamente a conoscenza delle abitudini della punta.
Niente doping, ma la Wada vigila
A Leicester alcune fonti anonime però hanno rivelato che il giocatore potrebbe aver utilizzato solo i sacchetti di tabacco durante i match schiacciando gli stessi in bocca contro le gengive. Queste le considerazioni sull’argomento dell’ex capo dell’anti-doping inglese Michele Verokken: “La questione chiave qui per le autorità anti-doping è stabilire, scientificamente, se stimolanti come la nicotina possono migliorare i risultati. E’ stata inserita nella lista monitorata dal 2012 e sarebbe solo un problema quando viene utilizzato in gara. Agirebbe come stimolante aumentando la frequenza cardiaca. Ma come stanno le cose non è un reato di doping". La casistica relativa alla nicotina è discussa dalla WADA con crescente regolarità anche perché gli studi sulla stessa hanno evidenziato in passato che aumenta le funzioni cognitive e la vigilanza, riducendo lo stress e il peso corporeo. Vardy in particolare ha ammesso di ricorrere ai sacchetti proprio in seguito alla scelta di smettere di fumare.
Una spinta aggiuntiva in termini di energia
Roger Pielke, direttore del centro di governo dello sport presso l'Università del Colorado ha rivelato: “Sia la nicotina che la caffeina sono tra le sostanze più analizzate per migliorare le prestazioni. Ti danno una leggera spinta di energia. C'è uno studio nel mio nuovo libro sulla caffeina in una vasta gamma di sport che evidenzia il miglioramento delle prestazioni del 3-7 %. Chiunque si svegli al mattino prendendo una tazza di caffè o tè conosce gli effetti "dopanti" della caffeina. Sono perfettamente legale e gli atleti ne fanno uso, e non è una sorpresa. Se usati insieme ti danno una spinta aggiuntiva in termini di energia? Io non sono a conoscenza di studi che hanno esaminato il doppio vantaggio, ma guardando Maria Sharapova con i suoi 30 farmaci, direi che gli atleti stanno andando a prendere tutto quello che potrebbe dare loro un vantaggio, indipendentemente dal fatto che si tratti di scienza o meno".
Rischio cancro
Ha minimizzato invece gli effetti dell’energizzante, Mark Heather dirigente del Bolton ha messo in guardia per i possibili danni prodotti dal mix: "E' una moda che ho visto usare da alcuni giocatori negli ultimi due o tre anni. Alcuni li prendono per il loro effetto rilassante, invece di fumare, ed è una cosa alla moda da fare. Non so perché lo fanno e non mi sento di consigliare ai giocatori di continuare a farlo a causa del rischio di cancro. Sarei molto sorpreso se i giocatori ne facessero uso durante una partita, sarebbe irritante per la bocca. Potrebbero usarlo quando vengono fuori dal campo per rilassarsi. I giocatori in ogni spogliatoio berranno Red Bull prima di una partita per dare loro un po ‘di energia, ma non credo che avrebbe un effetto particolare in combinazione con la nicotina".
