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Vardy rivela: “Io bocciato a 16 anni nel calcio perché troppo piccolo”

Il bomber del Leicester racconta un retroscena del suo passato, svelando i motivi del perché a 16 anni non gli venne garantito un contratto da professionista.
A cura di Marco Beltrami
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La sua storia, una delle più curiose del mondo dello sport, finirà molto probabilmente a Hollywood. Riuscirà un film a raccontare l’incredibile parabola di Jamie Vardy? E’ quello che si augurano i fan del bomber che a suon di gol, 24 in 37 partite, ha trascinato il Leicester di Claudio Ranieri sul tetto d’Inghilterra. Un passato da metalmeccanico per il classe ’87, arrivato in Premier League troppo tardi anche a causa di un carattere troppo forte che spesso gli ha causato qualche problema. Ne ha passate tante Jamie Vardy che ha messo da parte anche la sua passione per l’alcol per diventare l’attaccante che guiderà anche la sua Nazionale ai prossimi Euro 2016.

E ora sono tutti pazzi per lui, che ha già deciso di voler rimanere al Leicester anche nella prossima stagione per giocare la Champions con le “volpi”. Un’occasione d’oro per tornare a parlare del suo passato, è stata offerta a Vardy dalla cerimonia di presentazione della sua Academy, la V9, che permetterà a numerosi ragazzini di crescere e aspirare a diventare calciatori professionisti. Un sogno che il centravanti ha realizzato nonostante i tanti ostacoli tra cui un rifiuto da parte di un club che non ha voluto offrirgli un contratto da professionista a 16 anni. perché troppo gracile e piccolo Questo il suo racconto, che rappresenta anche un monito per le nuove generazioni: “Mi è stato detto che ero troppo piccolo. Per questa ragione mi è stato rifiutato il contratto: troppo piccolo e dunque non pronto per la fisicità richiesta dalla borsa di studio. Credo che nessuno possa esprimersi sulle possibilità o meno di giocare a calcio di un ragazzino di 15 o 16 anni, quando ci sono ancora diversi anni per crescere e svilupparsi. Questo è stato il mio caso e probabilmente ce ne sono stati tanti altri come me, che però sono poi caduti in basso senza riprovarci”.

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