Van Gaal teme le spie, hotel dello United bonificato

In casa United c'è grande entusiasmo dopo la vittoria contro gli acerrimi rivali del Liverpool. Un 3-1 che ha restituito consapevolezza dei propri mezzi alla squadra di Van Gaal che ha potuto anche gioire per la prestazione dell'ultimo colpo di mercato di Martial. Il manager olandese però ha conquistato una notevole popolarità sulla stampa inglese per un'ulteriore curiosa iniziativa: il personale di sicurezza dei Red Devils infatti hanno effettuato una scansione nell'hotel dove risiedeva la squadra per impedire che ci fossero eventuali dispositivi per ascoltare i dettagli del colloquio tra Van Gaal, Rooney e compagni prima della partita di Liverpool. Un lavoro certosino, quello effettuato dagli addetti ai lavori nella notte prima del 3-1 nell'Hotel Lowry di Manchester, che hanno controllato dietro le tende e sotto i tavoli per assicurarsi che non ci fossero eventuali "cimici" o microfoni. Spazzato via ogni dubbio, De Gea e gli altri calciatori hanno potuto fare il loro ingresso nella stanza per mangiare e discutere con il proprio allenatore di eventuali situazioni di gioco.
In realtà la pratica dei controlli è stata adottata già nella stagione 2013/2014 sotto la sfortunata gestione targata David Moyes, dopo che fu trovato un registratore vocale. Con Van Gaal però i controlli sono stati intensificati, al punto di diventare quasi maniacali. L'ex Commissario tecnico della Nazionale olandese in stagione ha deciso di cambiare alcune modalità di svolgimento degli allenamenti, compresi quelli relativi ai rapporti con i tifosi, e intensificando anche le riunioni. Ancora una volta, l'olandese si è contraddistinto dunque per delle pratiche davvero curiose: basti pensare che l'anno scorso furono disposti anche dei particolari "agenti" per impedire la presenza di droni durante le sedute di allenamento della sua squadra che quest'anno punta alla vittoria del titolo, e potrebbe confermarsi la prima antagonista del City