Vale 20 volte meno di Icardi, guadagna meno di 1 milione: chi è Falcinelli, castiga Inter
Nel 2008 Diego Falcinelli aveva 17 anni e indossava la maglia dell'Inter ma all'epoca tra gli Allievi Nazionali nerazzurri c'erano Mario Balotelli e Mattia Destro. Due talenti pronti a esplodere, si diceva allora. Poi la storia ha raccontato cose diverse: l'uno ha gettato la maglia a terra scatenando le ire dei tifosi e scegliendo di passare nell'altra metà del cielo (calcistico) di Milano; l'altro adesso langue a Bologna dopo aver accarezzato sogni di grandezza a Roma.
Falcinelli decisivo, anche se vale 20 volte meno di Icardi
E la storia – quella che fa giri lunghi come certi amori, compresi quelli che mai sbocciano – s'è divertita ancora una volta a concedere all'attaccante scartato una piccola vendetta. A 26 anni, con un valore di mercato di circa 5 milioni (secondo Transfermarkt, 20 volte in meno di Maurito) e uno stipendio di 900 mila euro a stagione – un quinto rispetto all'ingaggio percepito da Icardi che ha sbagliato il rigore del pareggio – Falcinelli s'è tolto lo sfizio (rischiando l'osso del collo) di segnare il gol che ha regalato la vittoria al Sassuolo e condannato la squadra di Spalletti alla seconda sconfitta consecutiva contro un avversario di medio/bassa classifica (domenica scorsa era stata l'Udinese di Oddo a castigare i nerazzurri).
Scherzo del destino
Se la vendetta è un piatto che va consumato freddo, allora l'ex di turno ha fatto l'ennesima abbuffata. E' la seconda volta – gli capitò tra le fila Crotone di Nicola – che fa lo sgambetto all'Inter nel momento più delicato della stagione: ad aprile scorso – quando c'era ancora Pioli al timone dei nerazzurri – segnò una doppietta che regalò ai calabresi la forza per continuare la corsa salvezza e affossò le ambizioni dei nerazzurri che cercavano punti per non fallire l'aggancio alla zona Europa.
La lunga gavetta
Pontevecchio, Foligno, Juve Stabia, Lanciano, Perugia le squadre che lo hanno visto all'opera facendo tanta gavetta prima di approdare al Crotone sempre sotto l'egida del Sassuolo, detentore del cartellino. Ottenuta la salvezza con i calabresi (35 presenze, 13 gol), nell'estate scorsa il club emiliano decide di rinnovargli il contratto fino al 2022. Delle 2 reti realizzate finora in Serie A su 16 match giocati, una è quella che ha messo in ginocchio l'Inter mentre l'altra mise paura al Napoli che al San Paolo faticò più del dovuto per tenere a bada lui e il Sassuolo.