United, Mourinho spiega il ritardo della sfida col Valencia: “Tutta colpa della Polizia”
Non è un buon periodo per José Mourinho e oltre ai risultati sembra ci sia qualcosa non va proprio in tutto il mondo Manchester United. Dopo i problemi con Paul Pogba e Marcus Rashford, ecco che ieri è sorto un nuovo problema in casa Red Devils con l’arrivo in ritardo del pullman della squadra allo stadio e il conseguente slittamento di qualche minuto del match di Champions League contro il Valencia valido per la seconda giornata del gruppo H (lo stesso della Juve) e terminato 0-0. Nel post partita il manager portoghese ha indicato la polizia come colpevole per l'inizio in ritardo della gara affermando che la Greater Manchester Police si sia addirittura "rifiutata" di scortare il pullman e per questo motivo hanno impiegato 45’ più del previsto nel viaggio dal Lowry Hotel all’Old Trafford. Questo ha portato il club a consultarsi con l’Uefa e l’arbitro Slavko Vincic, decidendo di ritardare il fischio d’inizio previsto inizialmente per le ore 20:00 locali.
Le parole di Mourinho nel post gara
La squadra di Mourinho ha lasciato il Lowry Hotel, distante circa 5 km dall’Old Trafford, alle ore 18:00 locali ed è arrivata addirittura allo stadio alle 19:16, iniziando così il riscaldamento con 25’ di ritardo. Il tecnico portoghese nel post gara ha dichiarato:
Abbiamo lasciato l’hotel alle 18 sperando che 30’ fossero abbastanza per raggiungere l’Old Trafford, com’è normale che sia. Ma questa volta la polizia si è rifiutata di scortarci e siamo venuti da soli. Ci abbiamo impiegato 75’. L’Uefa e l’arbitro erano d’accordo nel farci iniziare 5’ dopo anche perché avevamo bisogno almeno di un’ora e mezza per prepararci.
Infine il manager ha rincarato la dose contro i suoi presunti colpevoli: "Non è un problema con l’organizzazione ma abbiamo informato che la polizia si è rifiutata di scortarci". Tempi bui nella Manchester rossa.
