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Un anno dopo Emanuel Santos ci riprova: nuova statua a Cr7, riveduta e corretta

Dopo la prima statua del 29 marzo 2017 installata a Madeira che scatenò un turbinio di ironie e la rabbia dello stesso Cristiano Ronaldo per la totale mancanza di somiglianza, l’artista portoghese ne ha creato un’altra decisamente più verosimile: “La prima fu una sfida e il risultato fu terribile”
A cura di Alessio Pediglieri
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Più che un tributo era sembrata una presa in giro. La statua dedicata a Cristiano Ronaldo, svelata un anno fa, il 29 marzo 2017 ad opera dello scultore portoghese Emanuel Santos, venne sommersa da una marea di critiche e ironie, anche feroci per il viso del giocatore che non assomigliava per nulla alla realtà. Ora però, il fuoriclasse del Real Madrid avrà “perdonato” l’artista, che ha deciso di riprovarci, questa volta con successo visto che la somiglianza è molto più spiccata.

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Anche lo stesso Cristiano Ronaldo era apparso molto contrariato di quella prima produzione che lo aveva visto suo malgrado oggetto di tanto scherno. E le cronache narrano che lo stesso Cr7 lo aveva detto direttamente al connazionale artista. Oltretutto, la statua dello scherno era stata eretta a Madeira, città natale di Cristiano e aveva avuto un risvolto mediatico senza precedenti.

“L’anno scorso accettai di fare quella statua perché amo le sfide, ma non avevo mai fatto un’opera simile: fu terribile e quando Ronaldo vide le foto mentre stavo preparando la statua, disse che forse c’erano troppe rughe e io pensai fosse solo un piccolo dettaglio. Dopo che l’abbiamo mostrata al pubblico è scoppiato il caos, anche contro la mia famiglia.

Oggi però, il buon Santos ha ricevuto il perdono dallo stesso Pallone d'Oro: il secondo tentativo infatti è andato decisamente meglio, anche se si è dovuto attendere esattamente un anno. Eppure la prima statua, esposta all’aeroporto, non sarà sostituita perché quella più bella resterà nella redazione del sito sportivo Bleacher Report, che ha ideato l’operazione.

 Capisco che la gente possa pensare che non gli somigli molto, ma l’arte non è una scienza esatta: è un modo che gli artisti hanno per esprimersi. Da quel giorno ho imparato ad affrontare le critiche. E se non avessi fatto quella scultura, oggi nessuno si ricorderebbe di me.

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